Può capitare purtroppo  che un cantante (in questo caso di musica lirica) possa perdere improvvisamente la voce. Pensate il dramma!

A quella voce è legato tutto il suo lavoro, i contratti già firmati ai quali non si può rinunciare.

In genere esiste un cover, ovvero una persona pagata per sostituire il "malatino", ma questo avviene soprattutto per le parti principali.

I comprimari, poveretti, difficilmente hanno un cover.

E’ successo a Cagliari, durante una recita di Falstaff ed il cantante ha dovuto far annunciare che non aveva voce, con enorme dispiacere, ma è dovuto andare in scena ugualmente per non creare "buchi" nella rappresentazione.

Speriamo che il pubblico abbia capito il dramma.

La voce è veramente legata ad un filo.

Il sacrificio di un cantante è continuo, deve  cercare di riguardarsi in tante occasioni: correnti d’aria (spesso negli spostamenti aeroportuali si rischia grosso), aria condizionata,  fumo, pasti irregolari ecc. ecc.

Ogni attimo della giornata è legato alla voce.

E’ un grande sacrificio ma le soddisfazioni che si hanno in teatro sono talmente tante che vale la pena provarci.

Speriamo che il pubblico lo capisca.

Beh! E’ successo anche alla Callas! Ma non solo….!

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4 Responses

  1. non solo alla Callas!!! pure a me :-DDD … ora ad esempio per questa laringotracheite mi tocca stare a casa … muta!!! è in questi casi che no rimpiango la scelta che ho fatto anni fa di non intraprendere la carriera solistica per una vita più “tranquilla”!!!! baci cara!! Nenet

  2. ma qui c’è un complotto!

    sciopero dei musicisti, voci perse… fate attenzione alle scenografie volanti!

    …Verdi pensaci tu dall’alto, impedisci altri scempi sulle tue opere!

  3. Ciao,

    non ci conosciamo, ho trovato un tuo commento e sono passato per ricambiare la visita, ho letto qui e la, comprese le belle poesie della tua bimba.

    Mi fa molto piacere che ami la musica, dato che sei una professionista non poteva essere altrimenti.

    La musica, per me che sono un pessimo dilettnte, vuol dire passione, amore per la vita e per la gente in genrale. Alla fine la musica è come uno sport, anche se non conosciamo la lingua del nostro compagno o collega, lo spartito è per tutti uguale e le note sono le stesse per tutti, quindi è una sorta di lingua universale. Ti ricordi il film “incontri ravvicinati del terzo tipo” ?

    Ho due figlie ed entrambe le faccio studiare pianoforte, speriamo che continuino.

    Complimenti per il sito e se hai tempo passa a trovarmi anche sull’altro mio blog dove scrivo racconti. L’indirizzo Novelleinfinite, puoi accedervi dal blog “lincantodelmale.blog.tiscali.it.

    Questo, se lo hai scorso un po’, è più a carattere politico.

    Complimenti per il tuo blog.

    Angelo Lombardi

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