Il giorno dopo una Prima, come quella dell’opera Carmen , la stanchezza si fa sentire tutta. E’ un’opera molto faticosa. Il coro ha parti importanti e diversi cambi d’abito. Per accelerare i tempi si è sfruttata la tecnica “cipolla“: la sovrapposizione degli abiti che, se da un lato permettono i cambi veloci dall’altro pesano, affaticano e fanno sudare.

Dietro le quinte sono stati allestiti dei camerini proprio per permettere di cambiarsi velocemente con il prezioso aiuto di alcune sarte e parrucchiere senza le quali non sarebbe  possibile tutto ciò.

Un’ affezionata spettatrice ieri notte, ci attendeva all’uscita del teatro, per salutarci e darci le sue considerazioni a caldo sullo spettacolo appena concluso e fra queste mi domandava come mai, da un po’ di tempo a questa parte sono scomparsi gli intervalli tra un atto e l’altro; intervalli che tanto  piacevano al pubblico per chiacchierare e scambiarsi opinioni sullo spettacolo in corso. Le ho spiegato che di questi tempi di austerità più  lo spettacolo è lungo e più è costoso. Tutto il personale rischia di superare l’orario di lavoro.  Le scene poi, che un tempo erano diverse per ogni atto, oggi si adattano (dimezzando le spese) con poche modifiche veloci.

 

3 Responses

  1. Alessandra non sa quanta stima nutro nei confronti degli artisti del coro. Tante volte come in questa “Carmen” devono adattarsi a condizioni estreme con abiti pesantissimi, che a loro impediscono anche certi movimenti.Poi secondo l’ambientazione dell’opera può succedere che D’estate ci si vesta con cappottoni e l’inverno scollatissimi e leggerissimi, ma nonostante questo, la loro proffessionalità non viene meno.

  2. Ti ringrazio ottavia, tu si che puoi capirci, confezionando i costumi di scena immagino quante volte abbiate pensato quanto potessero essere pesanti fuori stagione o il contrario. per non parlare delle sovrapposizioni. ma come tutti i lavori ( nonostante il nostro sia un lavoro splendido), nasconde i suoi lati negativi. Non importa. E’ importante che non manchi.

  3. A me e’ solo dispiaciuto non poter essere li a sostenervi con la presenza, tutte le critiche sono facili quando non si capisce quanta passione e amore si mette nel vostro lavoro. Baci.

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