Ieri sera al Teatro Lirico di Cagliari è andata in scena con successo l’opera Nozze di Figaro di Mozart. Un successo annunciato nonostante le  difficoltà iniziali. Infatti, a causa dei grossi problemi finanziari si stava rischiando addirittura di presentare l’opera in forma oratoriale. Ma la genialità e la bravura dei nostri professisti ha fatto si che questo non accadesse.

La regista  Marina Bianchi, il costumista locale Mino Fadda, le scene di Sabrina Cuccu e luci di Giuseppe di Jorio il tutto accompagnato da coreografie di Tiziana Colombo, hanno montato uno spettacolo davvero originale e bello. Lo si è potuto constatare già dalle prove che sono state aperte al pubblico proprio avantieri in occasione della Festa della Musica. Le nostre sarte hanno fatto salti mortali per poter creare dal nulla in brevissimo tempo (forse 15 giorni) degli abiti di scena spettacolari. E fra tutto ciò un cast di artisti di alto livello. Fra questi è emersa una delle più belle voci che si sta affacciando al mondo della lirica: il soprano Esther Andaloro.

A Cagliari abbiamo avuto l’occasione di ascoltarla già lo scorso anno quale protagonista dell’opera Napoli Milionaria di Nino Rota e più recentemente nell’opera Don Quichotte. Nell’opera Napoli Milionaria colpì subito la sua voce dal timbro scuro e penetrante accompagnato da una recitazione drammatica e veritiera. La Andaloro infatti non lascia nulla al caso. Recita ogni parola che canta.  I suoi studi comprendono anche un corso sul recitativo mozartiano, indetto dalla Biennale di Venezia e un perfezionamento all’Università Mozarteum di Salisburgo oltre naturalmente a quelli musicali (diploma in canto col massimo dei voti lode e menzione speciale al Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia) ma anche una laurea in lettere   con una tesi sperimentale sulla figura artistica di Maria Callas   e diversi corsi di perfezionamento .

Si può dire che Esther Andaloro ha veramente tutti i numeri per entrare a far parte della rosa dei grandi artisti lirici della nuova generazione. Nelle Nozze di Figaro l’Andaloro riesce ad esprimere al meglio le sue qualità. Una voce grande ma anche ricca di sfumature. Importantissime ed essenziali soprattutto nelle due difficili arie dell’opera (Porgi Amor  e Dove sono i bei momenti) C’è da aggiungere che la sua presenza scenica completa ampiamente il personaggio della Contessa, ruolo che ricopre per la prima volta in questa produzione cagliaritana ma che sarà a mio avviso, la prima di una  lunga serie di repliche.

Ho domandato ad Esther Andaloro di parlarci del suo personaggio.

A livello vocale ho cercato di trovare una mia dimensione … dapprima ho ascoltato alcune interpreti e poi ho deciso di lavorare sulla mia voce cercando di non sacrificarne troppo ne’il peso ne’la timbrica, quindi, nella mia esecuzione, cerco e spero di riuscire a fare tanti colori e qualche dinamica onde non rendere queste arie noiose o troppo malinconiche…

Ma come vedi questa contessa cagliaritana?

Intanto c’è da dire che la contessa e’ancora una giovane donna e possiede pienamente la sua femminilità , il suo fascino di donna austera , la fragilità di donna abbandonata e la voglia di “cangiar l’ingrato cor” … per cui non si abbandona mai allo sconforto, non e’una donna svenevole … E’ancora piena di grinta e di audacia e sa e vuole lottare per ottenere ciò che desidera!!!

Tu  hai una voce e un temperamento potezialmente verista e lo hai dimostrato lo scorso anno nel ruolo di Amalia in Napoli Milionaria. Mozart però è davvero un’altra cosa.

“Io adoro Mozart e quando ho ricevuto la proposta di questo ruolo, ne sono stata entusiasta e anzi, mi piacerebbe aprirmi anche ad altri ruoli come Fiordiligi, Donna Elvira e Donna Anna perchè avverto anche la “drammaticità ” di questi ruoli  nei quali un colore di voce

 

brunito potrebbe dare una sfumatura di “tragedia” in più.

Purtroppo, sempre più spesso oggi, certi ruoli come Lucia , Violetta, Elvira dei Puritani sono affidati a voci che non possiedono ne’ il giusto spessore e ne’ il giusto colore da imprimere alle parole . Certi personaggi non si possono portare in scena eseguendo solo le note in maniera scolastica. E’ necessario trasmettere sentimenti e carattere. Non sempre, chi compone i cast pensa a tutto ciò.

Il pubblico , sempre più esigente  vuole sentire l’acuto ma vuole anche emozionarsi!


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2 Responses

  1. E tu cara Esther di emozioni ce ne fai provare tante. Grazie infinite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. ester , purtroppo è un’allieva dei primi corsi, non ha linea di canto, non ha gusto,non colora la voce, peccato. il timbro non è male. deve studiare ancora.

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