Ieri sono stata invitata a tenere una conferenza all ‘Unione Nazionale Volontari pro Ciechi in occasione del mese della donna. Ogni giovedì una donna ha raccontato la propria vita e il proprio lavoro ai membri dell’associazione. Anche io ho potuto raccontare quella che è stata la mia professione al Teatro Lirico, e quella attuale di insegnante di canto.

Dopo una piccola introduzione sulla differenza fra corista e artista del coro sono entrata nello specifico della mia vita teatrale e di tanti aneddoti ed episodi di cui sono stata anche protagonista. Sono arrivate tante domande e in alcuni momenti sono nati anche piccoli dibattiti. Qualcuno voleva conoscere i particolari di come si allestisce un’Opera lirica; un altro mi domandava come fosse possibile mandare a memoria tanti spartiti, e spesso in lingue differenti; un altro ancora chiedeva se una persona stonata poteva dedicarsi ugualmente al piacere del canto.  C’è stato anche chi ha chiesto spiegazioni sul significato di voce  impostata e il perchè di questo artificio. Ho spiegato che una voce lirica canta in quel modo perchè deve superare la barriera del suono dell’orchestra che si trova davanti a lui nel Golfo mistico, aggiungendo che il cantante lirico non possiede microfoni tranne qualche eccezione .  Pavarotti ad esempio usava il microfono soprattutto quando si doveva esibire in grandi spazi non idonei al genere musicale.

Ho conosciuto Francesca, (vice-presidente dell’associazione e dalla quale è scaturito l’invito), più di 30anni fa quando facevo parte di un coro polifonico,   e di cui sono stata prima corista , (stavo concludendo gli studi al conservatorio) e poi  preparatrice vocale . Tanti sono i ricordi legati a quegli anni ma uno mi è rimasto sempre vivo: Francesca aveva un problema agli occhi, forse all’epoca era lieve, ma il tempo purtroppo l’ha portata alla cecità.  Grazie a facebook ci siamo rincontrate, e anche  se sono passati tanti anni , è rimasta immutata e anzi aumentata la stima nei suoi confronti soprattutto nel vederla affrontare con entusiasmo la sua vita nonostante tutto , e nel mantenere sempre viva la sua passione per la musica e il canto.

Al temine della conferenza una persona si è avvicinata per salutarmi dicendomi che lei ha sempre frequentato il teatro, e che anche quest’anno ha rinnovato l’abbonamento alla Stagione lirica. Ma d’ora in poi  andrà all’opera con uno spirito diverso perchè terrà bene a mente tutte le cose che ha imparato durante questa serata.

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