In questi giorni, a Teatro Lirico di Cagliari è in corso di rappresentazione l’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini.

La protagonista del primo cast è Amarilli Nizza. (nella foto di Priamo Tolu, ieri al debutto cagliaritano)

Per gli appassionati di basket, questo cognome può riportare alla mente gli anni d’oro della pallacanestro cagliaritana, per intenderci quella del mitico Brill  che noi ragazzini seguivamo al Palazzetto dello sport.  

All’epoca (1976) Federico Nizza, è stato uno dei giocatori di punta del nostro Brill Cagliari.

Ebbene, la figlia ha intrapreso una carriera totalmente diversa.

Leggete questa intervista rilasciata qualche tempo fa al quotidiano Il Tempo, in occasione del suo debutto in Aida all’Arena di Verona con la regia di Franco Zeffirelli.
Dove è nata?
«A Milano ma presto mi sono trasferita a Cagliari e poi ad Anguillara».
Suo papà cantava?
«Mio papà era giocatore professionista di basket per questo tanti spostamenti in famiglia. Poi per un infortunio ed ha abbandonato lo sport».
E Anguillara come è arrivata nella sua vita?
«Stavamo tutti per tornare a Milano dopo l’infortunio di papà ma erano gli anni della nube tossica di Seveso e così i miei genitori scelsero la campagna e si trasferirono proprio in provincia di Roma.

Una scelta mulino bianco». Come la sua vita?
«Potrebbe essere… i miei genitori oggi hanno un’azienda, una grande azienda che a volte regala anche a me qualche ora di lavoro. Mi hanno soprannominato per gioco la cantante agricola».
Ma quando ha iniziato a cantare?
«Molto presto. Sono nipote di un insegnante.

Nella mia famiglia cantano da quattro generazioni. La prima generazione alla fine dell’Ottocento cantava a San Pietroburgo. Medea Mei Figner una vera e propria diva dell’epoca. Cantare è stato per me sempre un sogno. Ho cominciato a studiare all’eta di quindici anni con mia nonna che ancora oggi mi insegna tante cose».
E il suo debutto?
«Avevo vent’anni il debutto è stato con Madame Butterfly. Vinco un concorso che portava la firma di Franca Valeri».

Preferisce lavorare di più in Italia o all’estero?
«Lavoro moltissimo sia in Italia che all’estero. La qualità della musica in Italia è migliore, ottimi gli impianti scenici e c’è anche tanta fantasia e artigianato. All’estero c’è una maggiore attenzione per la musica classica e la lirica da parte dei media, in Germania in Francia in Giappone, in Austria. Per questo noi cantanti lirici giriamo il mondo e ovviamente lo facciamo con tanto piacere».
I giovani amano la musica classica?
«Sì, in Italia abbastanza all’estero c’è più partecipazione da parte dei giovani. Io comunque amo di più cantare in Italia, il pubblico italiano è molto più esperto».
E tra vent’anni…
«Vorrei essere felice come ora e anche tanto gioiosa con le persone che amo e che mi amano e vorrei sempre cantare».

Informazioni di Biglietteria

Biglietteria del Teatro Lirico 
via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, 
telefono 0704082230 | biglietteria@teatroliricodicagliari.it

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Romanzo giallo di
Ignazio Salvatore Basile
clicca sulla foto
Iscriviti con la tua email per essere sempre aggiornato

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Theitalianfoodaholic
Italian Food and Travel
Curiosità al Teatro Lirico

Archivi
Le mie videointerviste

</

Personaggi e interviste (1)

Francesco Demuro tenore

Visitatori

14765900

Le mie interviste per la Banca della memoria

Banca della memoria
Seguimi su Twitter
Racconti tra sogno e realtà

I corridoi del teatro

Era la prima volta (1 parte)

Era la prima volta (2 parte)

Assurdità in teatro

Un matrimonio molto singolare

Napoli: scippo con sorpresa finale

La bottega del quartiere

A.A.A. ragazzo timido cerca fidanzata

Details