Quando si fa qualche cosa per gli altri e soprattutto con amore, tutto acquista un significato soprannaturale. Ieri ho assistito ad uno spettacolo veramente bello che avrebbe meritato il tutto esaurito. Alta qualità e professionalità di artisti del mondo della danza e della musica che hanno dato il proprio contributo per la raccolta fondi a favore dell’ANT (associazione nazionale Tumori) che quest’anno ha festeggiato i 40 anni di attività.

Il contributo principale lo ha dato il Comune di Selargius mettendo a disposizione il teatro Si’ e Boi (senza il quale non si sarebbe potuto svolgere lo spettacolo) mettendolo nelle mani di Benedetta Bucceri e Roberto Magnabosco della scuola di danza Arabesque, che hanno organizzato l’evento in maniera impeccabile.

La serata è cominciata proprio con la scuola di danza Arabesque, dei padroni di casa, che ci ha deliziato con un medley  di un musical disneyano tratto dalla Sirenetta. Erano coinvolti tutti gli allievi  dai più piccoli (5 anni) agli adulti, ognuno perfettamente calato nel proprio ruolo con serietà e precizione.

La serata, che era condotta dall’artista  Krystian Zeta , professionalmente impeccabile, è proseguita con l’esibizione di Carly della scuola “Afrodanza”  in un’ affascinante danza del ventre.

E’ stata poi la volta degli artisti provenienti dall’ accademia di canto Vi.U.Music Academy rappresentati dal tenore Francesco Scalas e da  Marta Moricio,  che hanno cantanto il duetto reso famoso da Andrea Boccelli e Celine Dion “The prayer”.

Suggestive le coreografie delle maestre di  Danza orientali e Polinesiane nelle belle farfalle con musiche di Vivaldi

Un altro bel contributo ci è stato dato  dalla scuola di danza “Buena Vida” con i ragazzi dagli 11 ai 15 anni prima con varie coreografie tra cui quella su “Blame” e poi con una piece tratta dai musical Romeo e Giulietta e Notre Dame de Paris.

Particolarmente affascinante è stata la performance di Afrodanza, sul palco con i percussionisti e il corpo di ballo, capitanato dalla maestra Donatella Padiglione in un brano tipicamente africano.

Anche la danzatrice Giorgia Damasco per l’occasione ha preparato con le sue allieve un emozionante  “Stanza” Solitudine nella Notte di Natale alla ricerca di qualcosa che resta. Commovente.

Non poteva mancare un rappresentante della nostra musica isolana, Emanuele Garau che si è esibito prima col popolarissimo canto natalizio Notte de chelu e con “Anninnia de Nadale brano scritto da mons. Licheri alla fine del XVIII secolo. Il brano è stato introdotto dalla voce recitata di Roberto Magnabosco

Applausi copiosi per tutti .

 

 

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  1. Grazie Alessandra per questo bellissimo articolo , è sempre gratificante fare qualcosa per chi aiuta chi ha bisogno ❤️

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