Lasciatemelo dire, sono molto delusa da questo Festival di Sanremo. La manifestazione canora che per me ha rappresentato sin da piccola un momento speciale, perchè mi ha trasmesso la passione per la musica, quella vera, ha fatto acqua da tutte le parti . Dove sono finite le  canzoni che dovrebbero accompagnare le nostre giornate e i nostri momenti tristi e allegri?

Ho sempre pensato che una canzone debba emozionare o farci sorridere. In questo festival purtroppo non ho visto quasi nulla di tutto ciò. Un bel brano deve avere un bel testo, una bella musica e soprattutto un bravo interprete che sappia far capire l’importanza di ciò che sta dicendo.

In questo Festival di Sanremo 2019,  se qualche canzone aveva un elemento buono, quasi sempre era carente  da un altro lato.  L’unico artista che meritava senza se e senza ma era Simone Cristicchi che ha scritto una poesia e cantato col cuore, il tutto  su un tappeto musicale meraviglioso. Apprezzabili anche il brano di   Daniele Silvestri  “Argento Vivo” e “La ragazza col cuore di latta” di Irama accompagnato da un coro gospel che hanno trattato argomenti di un certo peso sociale.

Le scelte artistiche sono state veramente discutibili. Il vincitore, seppure con un testo accettabile mancava di tutto il resto. Un canto inesistente (ma non era il festival della canzone?) e musica banale. Passabile il secondo (Primo) .

Per i tre giovani del Volo ho potuto apprezzare solo il fatto che abbiano deciso di cambiare impostazione vocale abbandonando lo scimmiottare dei tre tenori. I cantanti lirici sono altra cosa e sinceramente mi disturbava pensare che la gente li considerasse rappresentanti della lirica nel mondo.  La loro canzone era un clone della precedente

Ma passiamo ora alla direzione artistica.

A mio avviso, ammettere le povere Bertè e Pravo  come concorrenti al pari di tanti ragazzini è stato una vera  umiliazione,  loro che hanno avuto carriera brillante , sembravano messe lì per far ridere, (perchè così è stato) con i loro look da pagliacci e visi di gomma, nella speranza di sembrare giovani , elemosinando ancora un successo . La tessitura delle loro canzoni abbracciava poche note di estensione, quelle poche rimaste urlando o mugugnando. 

Ma le voci, quelle belle , che fine hanno fatto? Vocalmente si è salvata solo Arisa.   

Le cantanti brave, quelle da vittoria, erano le ospiti  Serena Rossi, Giorgia, Elisa. Quest’ultima con “Vedrai vedrai“, meravigliosa canzone di   Luigi Tenco , è stata emozionante tranne il momento in cui Baglioni duettando con lei  (come ha fatto con altri) ha sporcato l’esecuzione con imbarazzanti stonature. Ho trovato questo continuo esibirsi davvero vergognoso .Un direttore artistico che ha fatto del festival la sua vetrina doveva starsene dietro le quinte o al massimo alla conduzione.

I due co-conduttori come Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno avuto ben poco spazio. Quest’ultima,bravissima, ha condotto con disinvoltura e mostrato le sue qualità artistiche nei pochi momenti a disposizione. Complimenti a chi ha scelto per lei i meravigliosi abiti che ha indossato con gran classe.

E poi… perchè è stata abolita la selezione? Arrivare alla fine con tutte quelle canzoni di cui tante senza alcun valore non aveva senso. Non è più un concorso

Spero davvero che il ciclo Baglioni si chiuda con questa edizione .


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