Poter fare un confronto di questo edificio monumentale è decisamente difficile. Tutto l’ambiente che lo circonda ha subito una tale trasformazione urbana che rende impossibile la visuale nello stesso punto, mi limito perciò a postare una foto fatta dal satellite.

Il progetto del 1933 proponeva una costruzione con un fronte amplissimo, forato da 14 aperture in ciascuno dei tre piani, ritmati da paraste che dividono la facciata in diverse parti. Le finestre, trifore e a una sola luce, erano architravate, mentre gli ingressi erano ad arco. Il fabbricato era completato nella parte alta da torrette a tre luci che lo chiudono in modo simmetrico. L’edificio era in stile eclettico.
Il progetto del 1953 mostra invece un edificio, situato ai piedi di Monte Urpinu, caratterizzato da una struttura in cemento armato con pianta simmetrica. L’elemento più significativo è il pronao architravato in corrispondenza dell’ingresso principale, situato dopo una breve scalinata che permette l’accesso a un atrio nel quale si apre una scala a forbice. La costruzione ripete la regolarità delle aperture in tutte le facciate, realizzate con travertino nel prospetto principale e con il mattone a vista in quelli laterali.
Il 5 febbraio 1963 fu inaugurata l’Aula Magna, e negli anni successivi furono apportate modifiche interne sia per la realizzazione di aule speciali, sia per l’adeguamento alla sicurezza.

 

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