Il musicista di San Teodoro, da anni residente a Parigi, torna nell’isola dal 26 al 29 aprile

per un trittico di concerti tra Sassari, San Teodoro e Alghero.

 

Tour in Sardegna per il clarinettista di San Teodoro MatteoPastorino, tra i più interessanti musicisti della nuova scena jazzistica europea, cresciuto sotto l’ala dei Seminari di Nuoro Jazz e da anni residente in Francia (a Parigi per la precisione), dove si è stabilito per approfondire studio e ricerca musicale. Il musicista teodorino torna in Sardegna per un trittico di concerti che lo vedranno impegnato dal 26 al 29 aprile tra Sassari, San Teodoro e Alghero sull’onda della sua ultima fatica discografica, l’album Suite for Modigliani, pubblicato e distribuito poco più di un anno fa dall’etichetta discografica olandese Challenge Records e al quale magazine All About Jazz ha assegnato un punteggio di quattro stelle (definendolo una significativa “prova di maturità di un’artista sul quale avevamo già messo gli occhi”). Ad accompagnarlo nell’isola ci saranno Matthieu Roffé al pianoforte, Salvatore Maltana al contrabbasso e Jean Baptiste Pinet alla batteria. 

 

Il primo appuntamento del Matteo Pastorino Quartet in Sardegna sarà venerdì 26 aprile alle 20.30 a Sassari sul palco del rinomato locale cittadino Il Vecchio Mulino (in via Frigaglia 5), abituato a strizzare l’occhio alla musica di ricerca e qualità. Il giorno dopo (giovedì 27) i musicisti si esibiranno, invece, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Straula (una borgata del comune di San Teodoro) per rendere omaggio al paese di origine di Pastorino e celebrare in musica il recente restauro del luogo di culto. L’evento è patrocinato, in questa occasione, dal Comune di San Teodoro e dall’Associazione San Teodoro Jazz e rientra nelle attività che anticipano la quarta edizione del San Teodoro Jazz Festival che si terrà nel prossimo mese di settembre. L’ultimo appuntamento in terra sarda per il quartetto sarà, infine, presso le  Tenute Sella&Mosca di Alghero (Località I Piani) nell’ambito di “Primavera à l’Alguer” del festival JazzAlguer, la rassegna organizzata dall’associazione Bayou Club-Events, con la direzione artistica di Paolo Fresu.

 

“Suite For Modigliani è un omaggio ad una passione che mi segue fin da bambino – afferma il clarinettista Matteo Pastorino -: ho voluto metaforicamente mettere in musica le impressioni e l’emozioni che l’arte e la vita di Amedeo Modigliani mi hanno regalato negli anni. La musica che ho composto è ispirata a degli elementi chiave della sua vita, del suo processo creativo e della sua ricerca artistica. La bellezza pura e astratta delle sue opere evocano in me la viva impressione che il passato e il presente in arte, in qualsiasi era ci si trovi, possono comunicare senza filtri tra di loro, con estrema originalità e rispettosa grazia. Questa caratteristica nell’arte di Amedeo Modigliani mi ha affascinato e guidato nello studio e nella personale ricerca musicale. Che sia nella pittura, nella musica, nella scultura o in altre declinazioni d’espressione artistica, l’onesta ricerca di grazia e purezza si somigliano, si equivalgono, si ricongiungono.”

 

L’ARTISTA – Nato in Sardegna nel 1989, Matteo Pastorino intraprende lo studio del clarinetto come autodidatta all’età di 13 anni. Si appassiona velocemente al jazz grazie a suo padre contrabbassista. Sin dalla giovane età frequenta i workshop di Nuoro Jazz diretti da Paolo Fresu, dove vince numerose borse di studio. A 19 anni si trasferisce a Parigi dove frequenta il corso di jazz del Conservatorio Regionale e si laurea nel 2012 con il massimo dei voti. Nell’estate 2009, durante Siena Jazz, vince una borsa di studio come eccellente allievo che gli permette, l’anno seguente, di studiare e approfondire il proprio percorso artistico alla corte del sassofonista Chris Potter. Nel 2012 il il Matteo Pastorino Quartet, vince il concorso per giovani talenti del Festival Jazz a Saint Germain des Prés (Parigi) e Pastorino viene ricompensato con il premio Selmer come miglior solista, che gli permette di ottenere la sponsorizzazione dalla prestigiosa marca di strumenti musicali. Nel 2014 vince il premio del pubblico e arriva al secondo posto nel Concorso Internazionale per solisti di Jazz di Montecarlo. Nel 2015 ottiene il premio della critica al concorso internazionale Massimo Urbani. Dopo il suo primo disco da leader, “V”, uscito nel 2014, ha registrato, con il suo quartetto e il chitarrista newyorkese Gilad Hekselman come guest, Suite for Modigliani, il suo secondo album in studio da leader, ispirato e dedicato al pittore italiano Amedeo Modigliani. Viene dato alle stampe e distribuito dal 3 novembre 2017 con l’etichetta olandese Challenge Records. Dal 2016 è ideatore e direttore artistico del San Teodoro Jazz Festival. Negli anni si è esibito sui palchi di numerosi festival in Italia, Francia, Inghilterra, Belgio, Spagna, Marocco, Pakistan, Senegal e Stati Uniti. Ha suonato con musicisti del calibro di Gilad Hekselman, Joe Sanders, Jason Palmer, Guillaume De Chassy, Antonello Salis, Raphael Imbert, David Linx, Thomas Savy, Paolo Fresu, Mauro Gargano, Francesco Bearzatti, Federico Casagrande, Nicola Andrioli, Francesco Ciniglio, Cyrille Aimé, Ernest Dawkins, tra gli altri. 

Matteo Pastorino

www.matteopastorino.com

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