sabrina

In occasione del mio post sul Capodanno, in cui nominavo Sabrina Cuccu, direttrice degli allestimenti scenici , alcuni lettori mi hanno inviato delle mail chidendomi di parlare di questa figura professionale del teatro quasi sconosciuta, almeno per quanto riguarda le sue mansioni.
Ho chiesto alla stessa Sabrina di raccontarci il suo lavoro.
“Vivevo ancora a Firenze, appena laureata in archittettura, quando un’amica mi ha fatto sapere che il direttore degli allestimenti del Teatro lirico di Cagliari cercava un’assistente. Personalmente non sapevo nulla di teatro ma l’opportunità di lavorare praticamente subito non me la sono lasciata sfuggire e quindi ho deciso di presentarmi al colloquio pur sapendo che sarebbe stato quasi inutile.
Ricordo che il colloquio durò ben tre ore e alla fine il direttore mi disse la classica frase: “ti faremo sapere… venerdì“. Naturalmente non ho creduto che il venerdì sarebbe arrivata la telefonata che invece arrivò.
Accettai perplessa ma allo stesso tempo contenta. Cosa mi dovevo aspettare? Io ero un architetto che sapeva disegnare, fare progetti, quale sarebbe stato il mio compito?
Dovevo progettare si, ma non case, appartamenti, arredamenti bensì  scenografie, spettacoli.
Beh, la cosa cominciava a farsi interessante se non fosse che l’ambiente intorno a me è risultato subito ostile.
Il settore è un settore prettamente maschile, ed io unica donna dovevo barcamenarmi fra capi reparto eletricisti, macchinisti, falegnami, fabbri, luci, scenografi, sarti ,attrezzisti di grande e lunga esperienza cosa che a me mancava totalmente. Mi misi d’impegno ma non fu facile farsi accettare.
Gli allestimenti di uno spettacolo cominciano principalmente sulla carta. Quando arriva un regista col suo staff(scenografo e costumista) e presenta le sue idee, il mio lavoro consiste nel trasformarle in cose reali e ciò che è difficile è saperle interpetare al meglio.  Il  progetto comincia prima sulla carta e poi con i bozzetti e quasi sempre con un plastico cioè la realizzazione in miniatura di tutto ciò che ci sarà sul palcoscenico .
Quando ho fatto
36000_134102283279525_100000392611100_230305_7821896_n la mia prima opera c’era un certo nervosismo perchè era un’opera russa  e la grande difficoltà era interpretare in maniera corretta ciò che il regista desiderava, passando  attraverso le parole dell’interprete.
L’opera che ricordo con maggior soddisfazione è stata sicuramente il Capriccio di Strauss diretta da Luca Ronconi. Un’opera di una difficoltà spaventosa in cui il regista aveva stabilito ben 48 movimenti scenici e vi lascio solo immaginare!  Lo spostamento di una scena è sempre un rebus perchè può funzionare sempre fino alla prova generale e capitare di bloccarsi magari alla prima.
Ma per quella produzione tutto funzionò a meraviglia. Credo che quella fu l’occasione in cui i colleghi mi accettarono completamente sciogliendo le riserve che avevano avuto nei miei confronti fino a quel momento
Il mio lavoro è un lavoro in cui bisogna essere in sintonia con i membri dello staff e se manca la fiducia reciproca il risultato non sarà mai perfetto.

In seguito il direttore degli allestimenti di allora venne trasferito ed io fui nominata al suo posto. Una grande responsabilità che grazie ai miei colleghi-amici, credo di aver svolto in maniera corretta. Questa armonia perfetta l’abbiamo sperimentata in occasione della trasferta a Wiesbaden dove il Teatro Lirico di Cagliari è stato chiamato a sostituire il teatro di Atene, al festival più importante della Germania.  Praticamente abbiamo dovuto allestire lo spettacolo Lucia di Lammermoor in due settimane senza conoscere il palcoscenico tedesco. E’ stata una sfida che ho accettato volentieri  perchè è nel mio carattere pensare che nulla sia  impossibile quando si hanno i mezzi e la volontà di riuscirci e soprattutto  la collaborazione di chi sta  al mio fanco con i miei stessi obiettivi Abbiamo lavorato anche 17 ore di seguito ma la fatica è stata ripagata.

Grandi soddisfazioni e bagaglio professionale che mi porterò dentro per tutta la vita.

n.b. Sabrina Cuccu, 39 anni, architetto, è fra i dipendenti del teatro lirico precari  che dopo otto anni di collaborazione ha concluso il suo mandato il 31 dicembre .

Speriamo solo che non ce la rubi qualche altro teatro!

One response

  1. ene con noi
    Cara Sabrina non ti abbattere per tutto quello che ti sta accadendo ….io sono completamente solidale con te cammina a testa alta hai lavorato e lavorerai b

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