Io, giurata al Festival di Sanremo

Tempo fa, sono stata invitata tramite una telefonata inaspettata, a far parte della giuria del Festival di Sanremo . All’epoca esisteva la giuria popolare formata da tante giurie regionali  . Devo dire che è stata una esperienza che mi mancava .
Eravamo una cinquantina di persone che non si conoscevano l’uno con l’altra. Tutte d’età e professioni differenti: dallo studente alla persona di mezza età, dal panettiere al musicista, dalla casalinga al professore universitario.
Siamo stati convocati  in un noto hotel della mia città e invitati a presentarci due ore prima dell’inizio della serata festivaliera.
Ero molto emozionata perchè il Festival per me è un avvenimento legato alla mia infanzia. Fin da piccolissima stavo incollata davanti alla televisione ad ascoltare ed imparare le canzoni. E quando vedevo i collegamenti con le giurie delle varie città, sarei voluta essere li e questo desiderio si stava avverando nella maturità.
Alcuni dirigenti RAI ci hanno fatto entrare in una sala che è stata chiusa a chiave. Qui , oltre ad esserci un grande schermo e tante sedie a mo’ di cinema, c’era anche una grande tavola imbandita di ogni ben di Dio.
Un’impiegata RAI ci ha descritto quale fosse il nostro compito e quali erano le regole delle votazioni. Il tutto era supervisionato da un Notaio.
Era lui che decideva il momento in cui si doveva votare la canzone e inviarla tramite collegamento con Sanremo. Il presentatore dava il via telefonicamente dopo ogni canzone e noi avevamo un minuto di tempo per decidere la nostra preferenza. Tra di noi non si poteva parlare durante questo minuto perchè il nostro giudizio doveva essere personale e non influenzato da una categoria diversa.
All’intervallo ci siamo avvicinati alla tavola imbandita per poterci rifocillare, e dopo riprendere fino alla fine della serata. Poi, ad ognuno è stato dato un bel ricordo di questa serata particolare che ancora conservo gelosamente.

5 commenti

  1. Una visitina per comunicarti che abbiamo cantato a Cagliari nel maggio 2005, insieme al coro di Sinnai (concerto di S. Lucifero). Al proposito trovi nel nostro blog un piccolo post.

  2. Ciao! Caspita, che esperienza! Da piccola il festival era un avvenimento anche per me, restavo incollata alla tv ogni secondo. In questi ultimi anni però ho un po’ perso l’interesse… non trovo più le canzoni che una volta mi facevano sognare… );

  3. ciao, sei una grande persona,mio nonno diceva…chi canta o suona, non è mai da solo…ed io invece nun so fa un cazzo…ciao un bacio

  4. ciao, sono un amico di tonywolf, ti dedica una mia poesia.
    TROPPO PRESTO PER DIRE : E? TARDI
    E? strano
    Da molto tempo
    Nessuna stella brilla nell?universo.
    Nessuna stella cade.
    Oscurate da un?energia stanca
    Volontariamente una stella cerca di illuminarsi
    Le altre, la guardano in silenzio.
    Un silenzio che spegne ogni emozione.
    Chissà perché
    È molto tempo che non brilla una stella
    Per me.
    Forse tra molto tardi
    Dicono
    Che sono l?uomo del tardi.
    La sofferenza è un bagliore
    Spento.
    Che fra tardi brillerà!

  5. Bella l’immagine del San Remo ’68…tutti giovanissimi ed un Bobby Solo da paura (a vederlo ora…bah! Che brutta la vecchiaia). Io amo San Remo; quando arriva Gennaio già incomincio a prepararmi all’evento. saluti

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