La cara amica e compagna di studi ci ha lasciato ieri sera dopo una lunga malattia.
Non voglio fare qui un epitaffio ma la voglio ricordare col suo sorriso e con quella meravigliosa voce.
Ricordo i primi anni di studio con la sua cara insegnante Maria Casula, dove metteva in pratica ogni segreto che le trasmetteva. Io avevo un altro insegnante ma con lei ci si incontrava nelle aulette di studio per confrontarci.
Mi ricordo il giorno che la sua maestra le aveva assegnato l’aria della Regina della notte di Mozart. Lei, che era anche una pianista, passava ore (aveva adottato lo stesso metodo di studio del pianista, per la voce) a ripetere quel famoso picchettato di sovracuti, finche non raggiungeva la perfezione. Era molto severa con se stessa ma i risultati si sono visti subito. Il giorno del diploma eravamo io e lei complici nel passarci gli appunti della difficile prova in tre ore.
Fu la prima di noi stedentesse in canto, che vinse un concorso internazionale come quello di Spoleto poco più che ventenne.
Le fu affidato il ruolo di Violetta nella Traviata di Verdi che l’accompagnerà per più di 20 anni di carriera e che interpreterà ahimè fino all’ultimo giorno di vita terrena.
Cagliari le affidò diversi ruoli.
Il suo debutto nella nostra città sarda fu nel ruolo di Oscar del Ballo in maschera, poi venne Musetta nella Boheme , poi Amina, Violetta, Donna Anna.
A lei poi il compito di inaugurare il Teatro Lirico (col contralto cagliaritano Bernadette Manca di Nissa) traguardo che i cagliaritani attendevano da oltre 25 anni.
Ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo diretta dai più grandi direttori d’orchestra.
Nonostante ciò era sempre se stessa. Sempre sorridente ed umile.
Da anni le era stato affidato il corso di perfezionamento di canto organizzato dal Lions e tanti giovani talenti hanno avuto l’opportunità di avere da lei preziosi consigli tecnici.
Grazie Giusy per aver onorato con la tua voce e la grande professionalità il nome della Sardegna nel mondo.

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3 Responses

  1. Questa proprio non me l’aspettavo.
    Conoscevo Maria Casula e ricordo che parlava molto bene di Giusy.
    L’aria della Regina della notte, un pezzo di bravura.
    Anche la sua insegnante se la cavava bene nell’interpretare quell’aria.
    Ricordo un recital, organizzato proprio per Maria, nel quale lei (Maria) cantò proprio quell’aria.
    In maniera stupenda, nonostante ormai da anni si dedicasse quasi esclusivamente all’insegnamento.
    E ricordo l’interpretazione di Oscar nel Ballo in maschera fatta da una quasi sconosciuta Giusy, perfetta…
    Ora però mi viene un dubbio atroce. Mi sembra di ricordare che anche Maria interpretò quel ruolo.
    Saranno scherzi della memoria…
    Anche perché “Oscar lo sa, ma nol dirà…” era uno dei pochi momenti gioiosi dell’opera. E fa quasi tenerezza Oscar nella sua semplicità e ingenuità di chi non sa della tragedia imminente.
    Veramente a me piaceva tutta l’opera. Sarà che mi piace tutto Verdi…
    Altri tempi in cui frequentavo assiduamente il teatro. Era ancora l’Auditorium del Conservatorio, una bomboniera. Secondo me molto meglio del nuovo teatro. Ma è una mia idea personale.
    La prima volta che sono entrato nel nuovo teatro ed ho visto quella grande cabina di regia al centro della platea è stato come un pugno nello stomaco.
    Ed io che aspettavo l’inaugurazione sognando i palchetti…
    E poi il successo per Giusy ed il riconoscimento di pubblico e critica con Violetta nella Traviata.
    In fondo eravamo tutti orgogliosi del suo successo, ci onorava, come sardi.
    Mi dispiace veramente tantissimo.
    Ciao

  2. Una preghiera per Giusy ed un abbraccio fortissimo per te cara Amica mia. Solo questo… Ma con tutto il mio cuore.

  3. Ancora non riesco a crederci…
    incredibile: ho parlato stamattina di lei
    e non sapevo ancora che lei non c’era già più!
    Da semplice spettatrice: Giusy mi ha saputo dare una gioia stupenda col suo semplice canto,
    e quella gioia non la scorderò più.
    ^:^Jana

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