Quest’anno ho sentito più che mai di spendere i soldi per il regalo della mamma acquistando un’azalea. Sento nel mio piccolo di ringraziare tutti quei medici e ricercatori che si dedicano corpo ed anima a far crescere queste iniziative che sono utili a tutti.
Fino a qualche anno fa, mi veniva sempre da pensare che il problema tumore riguardasse solo altri.
Poi si è ammalata mia mamma e allora ho pensato che la ricerca stava facendo passi avanti.
Il prof. Veronesi che l’aveva visitata per primo, non aveva dato speranza, c’erano le metastasi. Non si poteva operare.
Ma la ricerca ha messo a punto una pastiglia che agisce sugli ormoni. Mi disse che l’efficacia non è per tutti ma si poteva provare.
Lei è ancora qui, accanto a me che vuole imparare ad usare il PC e la ricerca mi ha dato la sua vicinanza per altri 3 anni e spero ancora per molti altri.
Però la malattia mi ha nuovamente messo alla prova.
Infatti dopo qualche anno anche io ho avuto la stessa sorte.
Ho affrontato serenamente il male che per fortuna si poteva asportare e mi sono affidata con fiducia nelle mani dei medici e della ricerca.
Infatti anche io prendo lo stesso farmaco e, grazie a Dio, ancora sono qui, nella mia famiglia, con le mie due figlie, mio marito, e il mio blog.
Naturalmente con una bella azalea sul balcone!

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3 Responses

  1. Purtroppo io porto una testimonianza opposta,con la malattia di mia madre sono entrata in un mondo nuovo,sono entrata a vivere un arealtà troppo presente intorno a noi,ma allo stesso tempo distante se non ci sono dei casini che ti coinvolgono da vicino…Ho potuto costatare come il tumore sia ancora sconosciuto nonostante sai in netta evoluzionenho potuto notare come sia difficile e quasi improbabile riuscire a trovare una cura…Io mia madre l’ho persa…e chissà quante altre madri…se ne parla poco,sembra ma non è così c’è poca informazione e poca sensibilizzazione…Sono anche venuta a contatto con le questioni burocratiche che devioano da quella che è la buona condotta di guarigione…guarigione!!!Che parolone…che utopia…ma quando avverrà il miracolo?

  2. Certo, il tuo commento un po’ mi fa paura visto che io ci sono dentro fino al collo ma sono molto ottimista. Non so quanto tempo fa hai perso tua mamma, però c’è una cosa importante da sapere che è quella della prevenzione e di riuscire a prendere il male prima possibile. Io non so se l’ho fatto ma sicuramente se l’avessi preso anche io all’inizio e cioè quando l’hanno diagnosticato a mia mamma, forse oggi non tremerei. Sicuramente l’ottimismo e la preghiera sono due cose che mi fanno andare avanti e soprattutto a pubblicizzare quanto sia importante la prevenzione

  3. Mia madre è andata via da poco…quello che tu dici circa la prevenzione è più che giusto…quando parlo di sensibilizzazione mi riferisco anche a questo…prima deve partire da noi.Non siamo per nulla abituati a controlli periodici,perchè non li riteniamo opportuni e perchè spesso ci rivolgiamo a noi stessi”…perchè deve capitare proprio a me?…”,è questo l’atteggiamento sbagliato,il primo aiuto per la sconfitta di questa brutta malattia sta proprio nel nostro buon senso di curaci di più e di tenerci più a stretto controllo,non perchè per forza si deve stare male ma per una forma di rispetto verso noi stessi…Io ti auguro tutto il bene del mondo,ti auguro di riuscire a sconfiggere il male che affligge la tua famiglia…e non dimenticare sii sempre forte ed è vero la preghiera aiuta e fa capire tante cose soprattutto in queste circostanze…Ti abbraccio e per qualsiasi cosa un consiglio,un parere,uno sfogo,un sorriso sarò qui.BACI!!!!!

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