Quando mi diplomai al Conservatorio di musica , mio padre mi diede in dono un antico grammofono ereditato a sua volta  dal padre che lo acquistò da un rigattiere.

E’ un regalo stupendo del quale sono particolarmente gelosa.

Quando ero bambina e mi recavo da mia nonna, nella sua casa c’era una stanza sempre chiusa che veniva aperta solo per Natale e Pasqua.

Questa sala da pranzo era un piccolo museo perchè (arredamento compreso) custodiva reperti antichi e preziosi dei miei avi.

Mia zia, che viveva con mia nonna, aveva avvolto col cellofane e con carta di giornale ogni cosa affinchè il tempo non la deteriorasse e fra questi oggetti spuntava sempre una grossa tromba (almeno io pensavo).

Avendo evidentemente dentro il mio DNA la passione per la musica, ogni volta che quella stanza veniva aperta io gettavo sempre l’occhio sul quel pacco gigante. Alla mia richiesta di sapere di cosa si trattasse sentivo rispondermi che era la tromba del grammofono.

Accippicchia ma cosa era? Ero piccola ma sempre molto curiosa ed un giorno ho insistito, perchè mi dicessero chiaramente che si trattava di una specie di giradischi antico.

Mi rimase sempre nel cuore e mio padre questo lo ha captato.

In occasione del mio diploma in canto, e quindi molti anni dopo, il regalo più bello fu il bellissimo grammofono con la tromba in ottone e la cassa in legno inciso come un’opera d’arte.

Diversamente da come fece mia zia, io lo tengo in bella mostra nel mio studio accanto al pianoforte perchè sento che in quell’ oggetto c’è tutta la storia della mia famiglia e voglio che continui a vivere accanto a me.