Vanna Marchi la ormai tristemente popolare imbonitrice ,venditrice di prodotti fasulli contro tutti i rimedi, esisteva già nel 1800 sotto le false spoglie del mitico Dulcamara, popolare medico protagonista dell’opera di Donizetti: Elisir d’amore.

Ieri al Teatro Lirico di Cagliari, durante un concerto, il bravo cantante, il bass-bariton Alfonso Antoniozzi ci ha riproposto con grande maestria questo personaggio.

E’ incredibile constatare come passano i secoli ma gli imbroglioni continuano a nascere e a prolificarsi sempre con le stesse caratteristiche.

Leggete con attenzione il testo di questa famosa aria e scoprirete come la tecnica dell’imbroglio è comune a tutti gli imbonitori.

Dulcamara si rivolge ai contadini di un piccolo paesello:

Udite, udite, o rustici, / attenti, non fiatate.
Io già suppongo e immagino / che al par di me sappiate
ch’io sono quel gran medico, / dottore enciclopedico
chiamato Dulcamara, / la cui virtù preclara
e i portenti infiniti / son noti all’universo… e in altri siti.

Dulcamara prepara i poveri contadinozzi ignoranti all’imbroglio che sta per propinargli. Si presenta come un benefattore

Benefattor degli uomini,

/ riparator dei mali,
in pochi giorni io sgombero, /

 io spazzo gli spedali,
e la salute a vendere / per tutto il mondo io vo.

Propone il miracoloso elisir ad un prezzo molto interessante, vero portento contro tutti i mali

Compratela, compratela, / per poco io ve la do’.
È questo l’Odontalgico / mirabile liquore,
dei topi e delle cimici / possente distruttore,
i cui certificati / autentici, bollati,
toccar vedere e leggere / a ciaschedun farò.

Naturalmente vende con certificati di garanzia.

Poi anticipa i miracoli dell’attuare Viagra
Per questo mio specifico, / simpatico prolifico,
un uom, settuagenario / e valetudinario,
nonno di dieci bamboli / ancora diventò
di dieci…o venti bamboli / il nonno diventò.

Passa poi al miracolo delle agenzie matrimoniali..
Per questo "Tocca e sana" / in breve settimana
più d’un afflitta vedova / di piangere cessò.
O voi, matrone rigide, / ringiovanir bramate?

L’argomento poi della giovinezza ha sempre interessato tutti, uomini e donne
Le vostre rughe incomode / con esso cancellate.
Volete voi, donzelle, / ben liscia aver la pelle?
Voi, giovani galanti, / per sempre avere amanti?
Comprate il mio specifico, / per poco io ve lo do.
Da bravi giovinotti, / da brave vedovelle,
Comprate il mio specifico, / per poco io ve lo do.

E qui, comincia un vero e proprio elenco di improbabili guarigioni a un ritmo quasi di musica rap

Ei move i paralitici, / spedisce gli apopletici,
gli asmatici, gli asfitici, / gl’isterici, i diabetici,
guarisce timpanitidi, / e scrofole e rachitidi,
e fino il mal di fegato, / che in moda diventò.
Comprate il mio specifico, / voi vedove e donzelle
voi giovani galanti, / per poco io ve lo do.

Diventa un vero buon uomo , generoso e altruista
Avanti, avanti o vedove, / avanti, avanti o bamboli,
Comprate il mio specifico, / per poco io ve lo do.

Arriva poi da un paese lontano (si sa che cio che arriva dall’America sembra sempre un miracolo)
L’ho portato per la posta / da lontano mille miglia
mi direte: quanto costa? / quanto vale la bottiglia?
Cento scudi?… no. Trenta?…no. Venti? / No… nessuno si sgomenti.
Per provarvi il mio contento / di sì amico accoglimento,
io vi voglio, o buona gente, / uno scudo regalar.

La grande generosità dell’imbonitore è caratteristica ancor oggi delle peggiori truffe

POPOLO: Uno scudo! Veramente? / Più brav’uom non si può dar.

E poi, come un apparizione, estrae il miracoloso elisir lasciando tutti a bocca aperta…

DULCAMARA: Ecco qua: così stupendo, / sì balsamico elisire
tutta Europa sa ch’io vendo / niente men di nove lire:
ma siccome è pur palese / ch’io son nato nel paese,

Per essere ancora più convincente si identifica anche lui come paesano, uno di loro…

 per tre lire a voi lo cedo, / sol tre lire a voi richiedo:
così chiaro è come il sole, / che a ciascuno, che lo vuole,
uno scudo bello e netto / in saccoccia io faccio entrar.

POPOLO: È verissimo: porgete. /Oh! il brav’uom, dottor, che siete!
Noi ci abbiam del vostro arrivo / lungamente a ricordar.

La gente si ricorderà a lungo dell’imbroglio collettivo propinato

DULCAMARA: Ah! di patria il caldo affetto / gran miracoli può far.
Ah! di patria il dolce affetto / gran miracoli può far.

Naturalmente riparte verso un’altro luogo dove poter riproporre la sua truffa cercando però di non lasciare tracce in quello precedente.

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2 Responses

  1. Mi è piaciuta veramente tanto quest’aria! Il cantante è stato simpaticissimo e veramente bravo!

    Ma del resto tutto il concerto è stato bellissimo!

    Buona notte amica mia.

    E’ stato davvero bello, ieri, poterti finalmente incontrare di persona!

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