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Ci sono tante cose belle nella vita, ma anche semplici come stare in casa con i propri cari e fare il presepio e l’albero di Natale.

Nei ricordi della mia infanzia questo era il momento più bello dell’anno. Il ricordo si fa nitido già dai tre anni.

L’8 Dicembre di ogni anno, giorno stabilito per gli addobbi natalizi, in casa mia si svolgeva un rito particolare: prendere la scatolona con gli addobbi dal sottotetto della nostra casa, dove stavano conservati tutto l’anno.

In questo posto poteva accedere solo mio padre attraverso una ripida scala a pioli.

A noi bambini pareva molto pericoloso e ricordo l’ansia che mi prendeva durante questa operazione. Rimanevamo col nasino all’aria, tremanti, ad osservare mio padre che si arrampicava in questa botola e poi, scendere con difficoltà con le scatolone magiche.

Eh si, perchè erano davvero magiche come lo era il Natale di allora per noi piccolini.

Superato questo momento negativo, cominciava l’operazione di svolgimento di tutti gli oggetti.

Ogni anno, in questa fase, qualche pallina si perdeva perchè erano di vetro molto sottile e ci capitava scivolassero dalle mani. Erano multicolori dalle forme più svariate arricchite da polveri brillanti. Per non parlare dei personaggi del presepe. Erano in gesso , pesanti e ogni annor regolarmente perdevano qualche pezzo: un braccio, un cesto, una brocca, così pure le pecorelle  quasi  tutte senza zampe. Per farle rimanere in piedi le incastravamo fra le erbette e il muschio.

C’era poi lo specchietto ( che un tempo era un porta cipria di mia mamma) sempre più rovinato, che veniva sistemato vicino al fiume di carta stagnola, così da simulare un laghetto  e accanto le donnine con le brocche dell’acqua, ochette e  caprette.

Infine con i sassolini delineavamo il percorso che portava alla Santa Grotta.

Era un incanto per noi e una gioia che durava per tutto il periodo delle vacanze natalizie. Rimanevo ore ad osservare il presepe perchè speravo che prendesse vita.

In quell’occasione stavamo veramente tutti insieme , in armonia e riuscivamo nell’intento vero del Natale.

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3 Responses

  1. Che dolci ricordi!!! quando si è piccoli però e tutto più magico eh? quest’anno per la prima volta mi sono presa la responsabilità degli addobbi!mi sono divertita molto! e la penso come te… stare in casa non è poi sempre un male

  2. Che bello, io invece ancora non ho fatto niente, i piccoli di nuovo malati quindi ho fatto l’infermiera (che ormai è il mio ruolo principale). Così domani è il gran giorno!!! Fammi sapere com’è andata!!!!

    ciao nenet

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