Ho ricevuto un appunto da un blogger che mi sottolineava l’errore riguardo una famosa marca di birra (il mio precedente post).

Sento che potrei correggerlo, ma ho volutamente lasciato la parola così , come la pronuncio.

Non è stata una svista ma una cosa voluta.

Perchè devo adattare la mia lingua italiana a quella degli altri e non il contrario?

Ci vergognamo forse delle nostre origini?

La maggior parte degli stranieri pronunciano i nomi e le marche italiane come gli pare e piace storpiandole  ed io non mi posso permettere di scrivere le parole straniere così come le pronuncio?

Tanto si è capìta benissimo la marca in questione!!

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3 Responses

  1. forse nn voleva essere un rimprovero MA e verissimo ke agli altri perdoniamo tt anzi fanno cosi esotico !

    capisco ke sentire pronunciare male la propria lingua dispiaccia ma se e una tantum ke fa ?

    uf uf

    ciao otto

    v

  2. Dite pure quello che vi pare, ma finché mi capiterà di leggere “ke”, “nn”, “cmnq” ecc. – frasi intere senza interpunzioni, scomparsa di lettere maiuscole ecc. – io rinnegherò gli insegnamenti della gioventù attuale.

    L’ottantaduenne QUINEF

    http://quinef.blogspot.com

  3. Ciao otto!!! qui mi sento chiamata in causa!!!
    Come sai la Dreher è roba “mia” e da buona triestina, ti dirò che va benissimo difendere la propria lingua etc… ma qui il caso è un altro.
    Si tratta di un cognome di chiara area origninale germanico-autriaca, adottato dall’imprenditore Dreherper designare la sua birra, che fu ed è una birra italiana! e che quindi in italiano andrebbe chiama Dreher…
    Qui da noi la fusione nel nostro dialetto (forse la nostra vera lingua madre…) tra la lingua italiana e le altre presenti qui in zona (austriaco/tedesco, serbo/croato/sloveno, ma anche traccie di greco e inglese) sono la normalità senza troppa paura di perdere la nostra identità, anzi c’è chi come me ne va molto orgoglioso. Dopotutto se i miei compagni di classe batic, ogrisek, percovich, gergic (solo per citarne alcuni) si fossero visti storpiare il proprio cognome, non ne sarebbero stati troppo entusiasti pur sentendosi italiani al 100/100. Non è una critica, assolutamente! e non pensare che io sia una esterofila incallita, anzi sappi che sono una delle poche sostenitrici e fruitrici del congiuntivo, e del passato remoto (qui in zona mia assolutamente assente!!!). Però poveri signori dreher… che ti hanno fatto di male? Un bacione e a presto!!!

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