Calcio, amore e fantasia

Ho notato con piacere che in questi giorni di Europei calcistici la gente è come se fosse diventata parte di un’unica famiglia.

 Questo rischio di uscire dagli Europei ha fatto il miracolo dell’unità.

Ho saputo di tanti amici che per l’occasione  hanno rifatto pace o comunque superato momenti di tensione, così pure colleghi di lavoro di sindacati diversi che generalmente si contrastano durante l’anno o ancora, coppie che hanno voluto ritrovare l’armonia organizzando riunioni familiari con pizzate o cenette davanti allo schermo calcistico.

Per non parlare poi della gioia della qualificazione e, soprattutto, l’organizzazione per la prossima partita.

Le case si stanno trasformeranno in piccoli stadi dove gruppi di persone di tutte le età, si ritroveranno a sgranocchiare qualche patatina o qualche pizzetta in armonia per dare sostegno ai nostri azzurri.

Ho saputo che una casa  di riposo  si sta  organizzando affinchè gli anziani possano godere con i loro cari i momenti di svago calcistici;  un convento di suore avrà un’oretta in più per sostenere gli azzurri, magari anche con qualche preghierina.

Anche i carcerati si ritroveranno davanti alla TV finalmente uniti per un’unico scopo.

Ma, vi rendete conto? Una partita ha avuto il potere di fare tutto ciò!

E’ bello poter constatare che il calcio non è sempre violenza ma che può essere anche motivo di pace.

 E allora perchè ci vuole così tanto a mantenerla?

In fondo basta solo una partita!

Q

3 commenti

  1. eh già … assurdo! Comunque questa è l’ennesima dimostrazione che il calcio impera! Wow, mi hai linkato nella colonna addirittura!!! grazie!!! a stasera!! Nenet

  2. si e vero qllo ke scrivi ma cm mai non mettiamo lo stesso impegno ed amore in tt le altre cose ke vanno male nel ns paese ? grr

    buona serata

    v

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