Sfogliando la rivista Città Nuova mi sono imbattutta in un articolo che mi ha particolarmente colpito.

E’ un’intervista fatta ad una mamma che spiega come ha risolto molti problemi economici della sua famiglia e come arriva serenamente, dal punto di vista economico, alla fine del mese.

" Siamo una famiglia di 3 persone, io lavoro fuori e mio marito ha fatto la scelta di cambiare lavoro e lavorare a casa in modo da non dover ricorrere alla Baby-sitter quando il piccolo è a casa.

A fine me arriviamo bene anche grazie a queste opportunità che se da un lato sono economiche dall’altro ci pare migliorino la qualità della vita: la frutta, la verdura, la carne ed i formaggi li compriamo direttamente dai produttori locali (tutti biologici); acquistiamo i vestiti nel mercatino della parrocchia (1 euro a capo) e troviamo cose sempre molto belle; i vestiti del bambino sono frutto della comunione dei beni con altre famiglie (arriva sempre molto di più di quello che serve); beviamo acqua dal rubinetto filtrata, il latte alla spina e autoproduciamo quello di cui abbiamo bisogno (pane, pizza, dolci, marmellata, passata di pomodoro yogurt, formaggio).

Per i libri ci serviamo dalla biblioteca della nostra circoscrizione.

Per la pulizia abbiamo pochi detersivi biologici multiuso ed usiamo  anche aceto e bicarbonato.

D’inverno ci scaldiamo per il 70% con una stufa a legna, abbiamo l’auto a GPL e cerchiamo di fare la spesa al supermercato una volta al mese.

Acquistiamo spesso attraverso il nostro Gruppo d’acquisto Solidale (www.retegas.org).

Ci confrontiamo sul nostro bilancio familiare con altre famiglie per capire come rendere le nostre spese sempre più sostenibili per il portafoglio, l’ambiente, la società (www.bilancidigiustizia.org).

Guardiamo raramente la TV perchè quel tempo lo impegnamo ad autoprodurre le cose che mangiamo e per giocare con nostro figlio."

 

da un servizio di

Aurelio Molè

Città Nuova n. 6/2008

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8 Responses

  1. Complimenti a loro… anche se non credo abitino in centro città e non c’è scritto quale è il loro introito mensile.

  2. Certo che è proprio da ammirare l’organizzazione di questa famiglia. Non so quanti riuscirebbero a stargli dietro in questa società dei consumi…

  3. ma non sarebbe più semplice se la famiglia in questione disponesse di stipendi che le permettessero di vivire dignitosamente senza doversi inventare nella e soprattutto senda sacrificarsi??

    Ah dimenticavo ….. sono stati detassati gli straordinari ….

  4. 🙂 Buon giorno otto :-))) Piacere di averti conosciuta…:-)

    Riguardo al post…mi chiedo,in questa società dei consumi sfrenati, dei bisogni indotti, della rincorsa ad accaparrarsi i beni più preziosi quanto inutili, quanti altri avrebbero il “coraggio” di dire che spendono un euro per un capo d’abbigliamento!

    Chissà quando rinsaviremo!!!E speriamo… che quando lo faremo, ci saranno le condizioni per recuperarci a dei ritmi più umani!

    Buona giornata otto….e…BRAVISSIMIIIIII 🙂

  5. Ciao otto! un caro saluto! peccato che non potrò assistere agli spettacoli.

  6. Anche lo impiegassero in altro modo , il tempo libero, sostengo che sarebbe difficile impiegarlo in modo peggiore che guardando la tele. Quanto ai cibi biologici a mio parere è usato impropriamente questo termine: è ovvio che alla fin fine mangiamo animali oppure vegetali ,pertanto un cibo è sempre “biologico”, perchè anche un pollo d’allevamento “ormonato” o un ortaggio geneticamente modificato è fatto comunque di cellule, e percio’ di vita (anche se la vita poi deve morire per nutrirci) . Sarebbe a mio parere più appropriato usare il termine “ecologico” per definire i cibi ottenuti senza ricorso ad interventi artificiali .Ma è stato convenuto diversamente. A parte la terminologia ideale è comunque opinione errata, benchè comune, quella di considerare “biologico” cio’ che compri dal contadino: il contadino li usa gli antiparassitari e gli anticrittogamici, e pure solitamente i concimi chimici, mentre l’agricoltura puramente “biologica” in teoria dovrebbe , ad esempio, contrastare gli insetti parassiti con insetti antagonisti, o usare esclusivamente concimi naturali , eccetera. E’ per questo che gli alimenti cosiddetti biologici costano tanto: perchè è piu macchinoso ed impegnativo ottenerli. Bella famiglia , comunque , quella dell’articolo. Peccato che “città Nuova non arriva a casa molto… puntuale

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