Non potevo davvero crederci!

Al momento in cui l’annunciatrice ha dato i numeri del mio biglietto vincente, stava per venirmi un colpo.

Avevo segnato quel numero in un angolo del calendario, conservando meticolosamente il biglietto.

Ho guardato e riguardato il numero, ed era quello!

Le mani mi tremavano e non riuscivo a riordinare i pensieri.

Infatti ora dovevo agire, fare qualche cosa come ad esempio andare alla ricerca del biglietto.

La confusione però era tale che non mi veniva in mente nessun posto . Ero totalmente nel pallone.

Ho pensato che potesse essere nella cassaforte. No, troppo banale, non posso averlo messo lì, ricordavo di sicuro di averlo messo in un posto impossibile. Così impossibile che non me lo ricordavo.

Dopo qualche minuto arriva la telefonata di mio marito che, con la voce tremante mi dice di aver sentito alla radio il nostro numero vincente.

Si, amore, anche io l’ho sentito. Riordiniamo le idee e cerchiamo di ricordarci dove lo abbiamo messo, questo maledetto (o benedetto) biglietto!”

Forse dentro la chitarra, nel buco della chitarra, quella vecchia senza corde.  Corro convinta che sia lì, ma poi.. nulla : non c’è.

Dove potrà essere.

Dentro la meccanica del pianoforte, tra una corda e l’altra. Impossibile, mi ricorderei la fatica per poterlo spostare, neanche ci provo.

Si, ora ricordo!!! Nella tromba del grammofono, in fondo.

Certo, nel vecchio grammofono di mio nonno ,regalo di mio padre per il diploma in canto.

Corro sicura nello studio. Cerco di calmarmi e smonto meticolosamente l’antico apparecchio. Devo stare attenta perchè la tromba del grammofono è molto pesante e in qualche occasione mi è pure scivolata ammaccandosi.

No, non ‘è neanche qui.

 Ma dove posso averlo messo?

Siii!!! Nella custodia del violino. 

La mia mente ha una luce, e si apre come un portone d’oro in una montagna. Cerco il violino, un violino  acquistato negli anni 80 da un violinista rumeno bisognoso di soldi.

 Me lo ha praticamente regalato, ma per lui quella era una cifra enorme.

Le mani tremano mentre cerco di aprire la custodia: sollevo il panno e controllo dentro la cassa del violino.

Nulla , assolutamente nulla, ma poi….come d’incanto, sotto il dischetto della pece (quella che serve per far scivolare meglio l’archetto sulle corde) ecco apparire un biglietto piegato in quattro:

 era lui, il mitico, grande e vincente biglietto della lotteria Italia.

Guardo subito il numero, tutto coincide. Chiamo mio marito e ci diamo appuntamento per incontrarci davanti ad un notaio suo amico.

Ancora non posso crederci! Acquisteremo un’appartamento per mia figlia.

Mi vesto, scendo le scale, tento di uscire dal portone del palazzo ma  non si apre.

“Ma cosa è successo?”

Un malintenzionato aveva sigillato la serratura con della colla a presa rapida e nessuno poteva uscire dal palazzo.

Mi verrebbe da urlare dalla tensione, ma non lo faccio perchè con me ci sono anche altri condomini.

Abbiamo chiamato i pompieri nella speranza di porre rimedio all’  atto vandalico.

Sento la sirena, eccoli, sono loro, finalmente!!!

Aprono la porta e in un batter d’occhio siamo tutti fuori.

Corro dal notaio e lì trovo mio marito.

Sbrighiamo le pratiche e…finalmente posso dedicarmi alla ricerca dell’appartamento da acquistare.

Ma, il risveglio da questo bellissimo sogno è quasi contemporaneo al momento in cui il notaio ci ha dato i suoi saluti con gli auguri!

Forse ieri a cena la pizza  tonno e cipolle è stata un po’ pesante da digerire.

 

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