Guardo poco la tv, ma qualche volta, prima di coricarmi mi soffermo a guardare qualche TG e ciò che viene  dopo.

Ieri sono capitata nello speciale TG1 dedicato ai 50anni di carriera di Mina, la grande cantante cremonese.

La trasmissione era un alternarsi  di vari spezzoni di vecchie trasmissioni di RAI UNO  e, come filo conduttore, c’era l’intervista di Vincenzo Mollica al noto regista televisivo di varietà  Antonello Falqui .

Falqui ha percorso tutta la carriera della cantante inquanto ha avuto modo di lavorare con lei fin dagli esordi.

Ne ha decantato la grande personalità e il carattere oltre naturalmente alla voce duttile e bella che le permetteva di spaziare in un repertorio molto vasto: dalla musica leggera al jazz, dal classico al religioso.

 Abbiamo visto brani delle primissime sue trasmissioni, anche come conduttrice (Studio uno) fino all’ultima , Milleluci ,di cui ho un ricordo molto nitido e piacevole.

Antonello Falqui raccontava in maniera nostalgica di quest’ultima esperienza televisiva dove la dirigeva e lei, lo seguiva in tutto senza mai contestarlo.

In questa trasmissione Mina era stata affiancata dalla bravissima Raffaella  Carrà . 

Questo accostamento, inizialmente un po’ azzardato, ha prodotto un  successo grandioso.

Le due bravissime artiste hanno duettato e  ballato  con grandi personaggi del mondo dello spettacolo e, fra gli spezzoni rivisti ieri, mi ha colpito in modo particolare la canzoncina in stile polifonico a tre voci col maestro Gorni Kramer dove l’ abile musicalità di entrambe ha messo a dura prova anche lo stesso maestro.