Chissà se qualche volta vi siete mai soffermati sui nomi dei prodotti che acquistiamo nei supermercati!
Essi infatti hanno sempre un nome che attira il consumatore .
Prendiamo ad esempio il lievito "Pane degli angeli".
Questo nome fa già pensare ad un pane o ad un dolce dal gusto sicuramente sublime e delizioso, diciamo pure angelico.
Ma avete pensato se questo lievito lo avessero chiamato "Felce Azzurra?
E ancora: l’acqua "Levissima" con tutto l’ambaradan che ne consegue , purissima, leggerissima bianchissiama ecc. ecc. L’avrebbero mai potuta chiamare Acqua Raggia?
Penso proprio di no. Credo che nessuno l’ acquisterebbe.
Eppure sarebbe la stessa acqua Levissima!
Ci sono poi quei prodotti che prendono il nome di chi li inventa e che diventano storici al punto che non si distingue più il prodotto dal nome ma sembra un tutt’uno.
La Lavazza. Se la famiglia Lavazza decidesse di fare detersivi, pensate voi che successo!. Immaginate lo spot: "biancheria sempre pulita e bianchissima col detersivo Lavazza."
Oppure se la Barilla decidesse di produrre dentifricio.
Sembrerebbe di avere sempre i denti sporchi.
Mia madre ad esempio è molto condizionata dai nomi dei prodotti . Pensate che a Cagliari esiste una pizzeria che si trova proprio davanti ad un distributore di benzina della ESSO.
Il proprietario ha pensato di sfruttare il nome del distributore di carburante, anche per la pizzeria .
Lei, che in genere è una buona forchetta, al momento in cui ha scoperto che la pizzeria si chiamava "La Esso" non è riuscita più a mangiarla ed a tornare in quel posto.
A detta sua quelle pizze avevano sapore di benzina!
Quanto sia importante saper dare il nome giusto al prodotto giusto lo sa solo chi studia la psicologia del consumatore.
One response
Hai ragione! 🙂