Percorrendo la strada che conduce alla piazza dei Centomila dalla mia casa, in occasione della visita del Papa a Cagliari, ho assistito a questa scena.
Tutte le strade circostanti erano libere dalle macchine per questioni di sicurezza c’era il divieto e tutti, con passo frettoloso si riversavano verso la grande piazza.
Anche questo anziano (vedi video) ha voluto rendere omaggio al Santo Padre, a tutti costi, senza nessun mezzo ma solo con l’accompagnamento del suo badante e sedia al seguito.
Mi ha fatto tenerezza vederlo con grande determinazione, malfermo nelle gambe, ma pieno di grande fede, percorrere la strada sostenuto solo dal braccio dell’assistente.
L’ultranovantenne avrebbe avuto diritto ad utilizzare una di quelle macchine speciali riservate alle persone come lui, ma forse, ha voluto fare un pellegrinaggio tentando con tutte le sue forze il percorso comune a tutti.
Il badante , ad ogni 50 metri , apriva la sedia e lo faceva riposare.
Mi è venuta in mente una di quelle tante scene della vita di Gesù descritte nel Vangelo, dove chiunque: ciechi, zoppi malati e storpi, pur d’incontrarlo e di toccare il suo vestito, si riversavano in quei luoghi in cui si sapeva avrebbe predicato, sicuri di ottenere una grazia.
3 Responses
Che tristezza vedere che le persone anziane debbano sopportare tutto ciò. Bastava una sola delle macchine di scorta del Papa e tutto si sarebbe risolto senza problemi. Ma si sà, anche la pietà ha i suoi confini. Tanto spreco… tanta scena… e tanti vecchietti come questo che non sanno come finire il mese… Pensiamoci!
E’ lui che non ha voluto la macchina che era a disposizione per gli anziani(chiesto da noi personalmente) perchè c’e n’erano diverse per chi lo richiedeva.
vorrei io avere la fede di questo signore,sono credente ma piuttosto indifferente a tutte le manifestazioni spettaccolari,forse perchè mi hanno rotto tanto quando ero in collegio stà di fatto che io non farei un passo per partecipare a nessuna manifestazione ed è per questo che ammiro chi lo fa specialmente con tanta fatica un saluto Ida