In occasione soprattutto delle festività ecco arrivare i controlli  dei cibi importati e non, avariati, avvelenati ecc. ecc.

Cominciando dal panettone, poi l’acqua siringata, i polli, i maiali, la mucca pazza, il latte, la mozzarella, gli agnelli con la lingua blu, il pesce e i gamberi.

Spesso però, passate le feste, tutti gli allarmi rientrano e nel frattempo le aziende colpite hanno fatto in tempo a fallire, o comunque ad entrare in crisi mettendo sul lastrico molte famiglie.

Allora mi domando: perchè, prima di lanciare bandi e allarmismi, non si toglie il prodotto senza fare troppa pubblicità finchè non c’è la certezza del problema?

 

In occasione delle festività si sa, la concorrenza fra aziende è forte e lanciare uno scandaletto vuol dire togliere dal mercato qualche concorrente fastidioso.

Non voglio pensar male, ma le situazioni ti portano a trarre queste conclusioni.

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4 Responses

  1. Hai ragione, ho scritto anch’io qualcosa, riportando una recente dichiarazione del Codacons che invita a non acquistare zamponi e cotechini. Pensa quale disastro sarebbe per tutte le aziende produttrici se la gente seguisse il consiglio del Codacons. Roba da matti. Allora, o si è davvero sicuri di quello che si denuncia, oppure meglio tacere. Ma ormai sembra una rincorsa a lanciare l’allarme quotidiano. In alcuni casi giustificati, in altri no. Tempi duri. E la colonna sonora di questi nostri tempi è proprio quel brano da Carmina burana che si sente in sottofondo. Questa è la colonna sonora dei nostri tempi. Coraggio…

  2. prob il problema e sempre esistito. ora viene ‘usato’ a scapito o a favore di qlcn.

    di sicuro a scapito anke ns xke nn sappiamo cosa mangiamo e qsti prodotti li paghiamo ! grrr

    ciao buon dicembre

    v

  3. diossina o no lo zampone andrebbe evitato a prescindere perchè non si può negare che sia… crudele 🙁

  4. ho sentito al tg che è già tutto rientrato e non c’è pericolo,prima gettano il sasso e rovinano migliaia di famiglie poi se ne fregano e ritirano la mano ma ormai il danno è fatto.Io non credo più a niente la prendo come viene se no non dovremmo più mangiare bisogna non pensarci e via.

    Per quel che riguarda l’arte è quello che penso ci sono tanti sprechi e chi va di mezzo sono sempre i dipendenti e le loro famiglie e questo avviene in tutti i campi dove ci sono interventi del pubblico denaro,vi auguro ogni bene Ida

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