Era ormai da tempo che non si vedeva un Sanremo di queste dimensioni.
Artisticamente parlando intendo.
Si, anche per la lunghezza che, devo dire, mi spiace non poter sfruttare al massimo.
Infatti la bellezza di questo festival è soprattutto nella qualità dei cantanti , delle voci e della bella musica.
Ieri abbiamo visto, forse per la prima volta, le giovani proposte, accompagnate dai grandi della musica leggera: Cocciante, Zucchero, Dalla, Vecchioni, Ranieri, Pino Daniele, Lelio Luttazzi, Vanoni, Paoli, Mario Biondi e il grande Burt Bacarach.
Questi ultimi due accompagnavano una bella voce come quella della giovane Karima che personalmente metterei al primo posto.
Ma tutti erano veramente bravi.
Complimenti a Bonolis che ha dato al festival, finalmente, una ventata di freschezza.
Parlo da giornalista e da musicista.
Credo che quest’anno si sia assistito ad un Festival della Canzone Italiana di grandissimo spessore.
Siamo in Eurovisione, non dimentichiamolo: e questa volta possiamo essere orgogliosi del nostro Festival, davanti all’Europa intera.
Jam-session di questo calibro, con i grandi della musica, ben miscelati con i giovani, hanno prodotto un livello godibile ed elevato. Dissacrando il Festival, Bonolis lo ha consacrato ancora di più.
Ciao, Otto! Grazie del saluto dalla tua citta, dove non sono stata mai ma dal tuo blog posso conoscerla! Il festival di San Remo non ci vediamo, purtroppo, ma sai che al tempo sovietico c’era l’unico festivale che sempre e’ stato trasmesso tramite la TV e noi abbiamo sentito tanti i canatori molto amati da noi! Ti saluto dalla Tartu bel invernale, (oggi fa meno 6 gradi e il giorno e’ solare!). Tamara