Chiacchierando con amici di idee politiche diverse si ragionava sul fatto che le centrali nucleari non sono pericolose se stanno in un territorio fermo dal punto di vista sismico.

Pare sia sempre più certa la collocazione di tali centrali nel territorio di Sardegna.

Mi viene da sperare solo che la mia terra un giorno non decida di mettersi a tremare perchè la nostra fine sarebbe sicura.

Ma con gli stessi amici si ragionava invece sul fatto che il tanto desiderato ponte sullo Stretto di Messina, sarà invece collocato in un territorio altamente sismico.

Ma siamo certi che questo ponte servirà davvero a migliorare i traffici fra l’isola e la penisola e invece non possa diventare un cantiere eterno? Tanto più che comunque i geologi hanno stabilito che la distanza fra la  Sicilia e la Calabria è soggetta a spostamenti di alcuni centimetri all’anno.

Chi lo ha progettato, avrà sicuramente tenuto conto di questo.

Ad ogni scossa e non solo (e lì ce n’è sono sempre) potrebbe esserci un pericolo per chiunque con un’opera così mastodontica . 

Chi difende questo progetto dice che il sistema sarà così all’avanguardia da poter essere in grado di sopportare qualunque movimento.

C’è solo da sperarlo!

 

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2 Responses

  1. in quanto al nucleare non c’è territorio che tenga siamo circondati da centrali nucleari e se ci fosse un incidente ne subiremmo le conseguenze tutti senza aver usufruito dei benefici tanto vale costruirle ste centrali che poi siano in Sardegna o in qualunque altro posto d’Italia non cambierebbe niente per nessuno.Il ponte sarà un’altra delle tante opere incompiute iniziate e mai finite tanto per far vedere che creano posti di lavoro per poi creare nuovi disoccupati,chi desidera così tanto il ponte si vede che non sa che esistono gli aerei e sul ponte ci se mai finirà ci andranno i pesci a giocare un saluto Ida

  2. Io vengo dal veneto e un sito molto probabilmente destinato alle future centrali nucleari è a non molti chilometri da casa mia. Ritengo che la scelta di questo governo di puntare sul nucleare sia assurda: innanzitutto si costruiranno centrali di 3a generazione nel giro di vent’anni sempre che i tempi non si allunghino (cosa tipica dell’italia) e tra vent’anni saranno già arretrate se pensiamo che già oggi ne stanno costruendo di 4a generazione. Inoltre dovranno essere lontano dai grandi centri e allo stesso tempo su una placca stabile cosa praticamente inesistente in italia. Per non parlare del fatto che esiste un referendum e nessuno lo tira più in ballo. Che se ne faccia un altro al massimo ma quello che c’è non deve essere così liquidato!! Per di più chi ha un pò di testa capirà che bisogna gettarsi a capofitto sulla sostenibilità ambientale e sulle risorse rinnovabili.

    se vuoi fare un salto sul blog in cui scrivo e lasciare il tuo parere sei la benvenuta.

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