Avevo deciso di recarmi come ogni domenica a portare i fiori alla tomba di mio padre.

Eravamo io , mia madre e qualche amica. Non potevamo immaginare di trovare ciò che abbiamo trovato.

Appena giunti al cimitero, il guardiano, stranamente , ci ha chiesto dove dovevamo recarci e noi, stupite della domanda glielo abbiamo comunicato.

Lui, ci ha guardato con sorpresa dicendoci che proprio in quella zona c’erano stati dei problemi ed era intervenuta anche la polizia.

Cosa significava dei problemi?

Ebbene, è stata trovata una tomba aperta e non si capisce bene chi lo abbia fatto.

Ci ha attanagliato la disperazione, quale era la tomba aperta?

Arrivati sul posto ci siamo rese subito conto che era proprio quella di mio padre. La polizia investigativa cercava di capire come fosse successo e perchè. Siamo subito corse via ad avvisare gli altri parenti dell’accaduto e di capire il motivo di tutto ciò.

Ma tutto ciò è solo frutto della mia immaginazione!

Ho voluto immedesimarmi nello stato d’animo di quelle donne che, arrivate nel sepolcro di Gesù, in quel giorno santo, trovarono la sua tomba scoperchiata.

Oggi ne verrebbe subito fuori un caso giudiziario . La polizia scientifica andrebbe sul posto a prendere le impronte e gli eventuali segni di DNA, il tutto poi per aprire un fascicolo.

Ma allora tutto ciò non era possibile!

Davanti allo stupore iniziale, le pie donne avevano capito che si stava avverando ciò che Gesù aveva annunciato loro: la Resurrezione.

Una cosa incomprensibile a molti, oggi, ma all’epoca no, perchè chi aveva vissuto accanto a Gesù e con lui aveva assistito a tutti quei miracoli sensazionali, non trovava certo così assurdo che Gesù fosse resuscitato da una morte così violenta e innaturale, ma prevista da lui stesso.

Ancora oggi esiste un segno indelebile di quel giorno santo: un lenzuolo in cui è rimasta impressa l’immagine del suo corpo.

La scienza, nonostante la tecnologia sempre più avanzata, è ancora impotente davanti alla spiegazione scientifica di questa immagine.

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