C’è una cosa che in questi giorni mi ha riempito d’orgoglio, legata al mio blog. Una mia lettrice mi ha inviato una mail dicendomi di essersi avvicinata alla musica lirica grazie a questo mio diario virtuale.

Sia io che la mi collega Nenet tentiamo con la nostra esperienza diretta, di avvicinare il più possibile a questo mondo dell’Opera, tutte quelle persone che non conoscono nulla o quasi della musica e del teatro lirico.

Raccontiamo spesso le nostre esperienze dirette vissute nel lavoro quotidianamente.

Attraverso il blog ho potuto far conoscere i grandi personaggi che hanno fatto la storia della lirica e che ancora lo fanno.

I grandi interpreti del secolo scorso e di quello attuale.

Ho conosciuto nella mia carriera musicale tantissimi artisti, li ho potuti apprezzare dal vivo ed ho potuto testimoniare quanto molti di essi fossero veramente  grandi.

In occasione del concerto dedicato alla mia compagna di studi Giusy Devinu, ho avuto la fortuna di poter conoscere personalmente un altro grande artista il baritono Roberto Servile.

Parlare di lui non è facile perché il suo repertorio è talmente vasto che ci vorrebbero giorni per potergli dare lo spazio che merita.

Mi limiterò a farlo conoscere attraverso i video e le incisioni che si trovano nella rete .

Come ho detto in precedenza la sua è una voce da baritono.

Per chi si sta avvicinando solo ora al mondo della musica lirica, la voce del baritono è quella che sta a metà strada fra la voce acuta del tenore e quella grave del basso.

I grandi baritoni della storia li troviamo interpreti di personaggi quali Rigoletto, Nabucco, Figaro, Falstaff ecc., tutti personaggi che Servile ha interpretato magistralmente nei maggiori teatri di tutto il mondo.

La sua è una voce di baritono puro per colore, grandezza ed estensione.

La sua carriera è cominciata splendidamente vincendo, nel 1985, il famoso concorso “Opera Company of Philadelphia Luciano Pavarotti” il quale lo ha voluto subito al suo fianco nell’opera Boheme con la regia di Zeffirelli al teatro alla Scala di Milano.

Come inizio, per un giovane cantante, non è stato male.

Ma i direttori i cantanti e i registi con i quali Roberto Servile ha lavorato sono tra i più grandi che si possa immaginare.

L’anno seguente viene scelto da Herbert von Karajan per cantare nel Don Carlo al Festival di Pasqua di Salisburgo, poi Zubin Mehta, Riccardo Chailly, Seiji Osawa, Myung Whun Chung, Riccardo Muti, Marcello Viotti, Gianandrea Gavazzeni, Nello Santi, Bruno Bartoletti, Antonio Pappano.

Chi volesse approfondire maggiormente la vita di questo grande artista può farlo attraverso il suo sito: www.robertoservile.it

 

E’ stato compagno di lavoro anche della mia conterranea Giusy Devinu con la quale ha siglato tante produzioni della Traviata di G. Verdi. come potrete vedere nel video che segue.

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10 Responses

  1. io non sono una profonda conoscitrice del mondo della musica lirica…ma so riconoscere il bello…e si resta senza fiato ascoltando certe voci…:-)

  2. Roberto Servile; un GRANDE BARITONO, una PERSONA veramente ECCEZIONALE.

    lanfranco

  3. grazie del bell’articolo e degli ascolti.
    io sono una ammiratrice delle voci baritonali.
    Vorrei potermi mettere in contatto postale o mail col M° Servile, è possibile?
    grazie infinite
    angela

  4. sono sempre angela che scrisse il 25 novembre dell’anno scorso…potrei avere l’indirizzo mail del M° Servile?
    grazie
    angela

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