E lì, nella stanza a fianco che canta, canta di tutto: dalle canzoni attuali di Elisa, Arisa, Tiziano Ferro, Anna Montana ecc. ai brani d’opera più orecchiabili come quelli della Cavalleria Rusticana, Aida o Turandot.
Io la lascio fare, ho capito che le piace e si dice che il talento bisogna assecondarlo senza imporlo.
Penso sempre che se c’è la passione andrà avanti.
Ricordo che nella mia vita il canto
è sempre stato l’ elemento principale delle mie giornate.
Ho ricordi che risalgono ai miei 3 anni di vita quando, per il troppo cantare, le suore dell’asilo che frequentavo, per punizione mi mettevano sopra un armadio nella speranza di farmi stare zitta.
Io, dall’alto di quella posizione continuavo imperterrita nelle mie esibizioni.
Le mie compagnette venivano sotto ad applaudirmi e la disperazione delle suore aumentava.
Ricordo che quando mio padre veniva a prendermi e non mi trovava nella saletta dove stavano tutti gli altri bambini, andava dritto nella sala lettura perchè sapeva di trovarmi appunto seduta sopra qualche armadio.
Ho fatto del canto la mia professione e confesso che mi piacerebbe che anche mia figlia seguisse le mie orme anche se ancora è da definire il genere sia esso classico o leggero. E poi quanto è veramente sia appassionata? Oppure è solo infatuata dai films musicali della Disney o dalle mode del momento?
sì, il talento bisogna lasciarlo crescere e fiorire in libertà .
ma comeee sopra l armadioooo ??
😀
b ferragosto a te e alla figlia canterina
ciao
.)
v