Chi era Francesco Alziator?

Francesco Alziator, nato a Cagliari il 12 marzo 1909, completati gli studi liceali, si era iscritto alla facoltà di Lettere dell’ateneo cagliaritano.

Sotto la guida di professori di chiara fama, aveva potuto seguire con vivissimo interesse le vicende della storia sarda e quanto riguardava le tradizioni popolari dell’Isola.

A diciannove anni, intraprense la carriera giornalistica collaborando a L’Unione Sarda, con "Prefiche e canti funebri" (settembre, 1928).

Nello stesso anno, nella rivista letteraria "Mediterranea", compaiono lo scritto "Un fiorentino contemporaneo di Dante" e uno studio su "La decorazione delle casse sarde".

In seguito, il settimanale "Il Lunedì dell’Unione" gli pubblica tre liriche. Francesco Alziator si laureò nel 1932, discutendo la tesi "Momenti della drammatica religiosa in Sardegna" e, due anni più tardi, conseguì una seconda laurea in Scienze politiche.

Intanto collaborava con l’Unione Sarda e con diversi periodici della Penisola.

 Nel 1945, con Nicola Valle, fonda l’associazione culturale Amici del libro e collabora con varie riviste locali.

L’anno successivo, pubblica alcuni articoli nella rivista "Il convegno" (diretta sempre dal Valle) e in "Almanacco letterario ed artistico della Sardegna".

Nel 1954 vede la luce il suo primo grande lavoro, che gli dà lustro e successo: "La storia della letteratura di Sardegna" e da allora il direttore de L’Unione Sarda, Franco Maria Crivelli, gli affida il settore della demologia.

Dal 1954 al 1963 si fa conoscere per la frenetica attività giornalistica. Nel frattempo dà alla stampa "Caralis panegyricus di Roderigo Hunno Baeza", dedicato all’illustre sindaco di Cagliari Pietro Leo.

Con questo scritto, Francesco Alziator si conquista il grande merito di aver tolto dall’oblio un’opera di un importante umanista cagliaritano del ‘500.

Nel 1960 Alziator ottiene la libera docenza, grazie alla quale ha la possibilità di insegnare nell’università tradizioni popolari sarde.

Nello stesso anno, pubblica "Picaro e folklore" (il suo lavoro più impegnativo sulle tradizioni popolari. Nel 1963 escono le sue tre opere fondamentali: "La città del sole"; la "Collezione Luzzietti" (le cui tavole furono da lui rintracciate nella Biblioteca Universitaria di Cagliari e gli servirono per alcune note sulla storia dell’abbigliamento popolare in Sardegna.) e la "Raccolta Cominotti".

Nel 1976 è impegnato in uno studio sulla storia secolare della bella ed importante laguna della Cagliari del passato: Santa Gilla.

Il libro intitolato ""I giorni della laguna", appare in libreria pochi giorni dopo la sua morte. In seguito esce "L’elefante sulla torre", miscellanea dei suoi articoli su Cagliari, già apparsi in precedenza sul quotidiano cagliaritano. L. S.  

Serata finale del Premio Letterario Francesco Alziator

Mercoledì 28 ottobre ore 20,15 Teatro Lirico di Cagliari

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