Il maestro PINCHAS STEINBERG per consentirci qualche attimo di riposo fra una pagina e l’altra del difficile Inno alla Gioia, ci ha raccontato un episodio curioso.
Qualche tempo fa , fu chiamato a dirigere la Nona sinfonia di Beethoven con una compagnia di Giapponesi.
Ci ha spiegato che loro hanno una spiecie di venerazione verso questo concerto che si presenta veramente difficile per tutti i cori del mondo in quanto la tessitura vocale è sempre impervia e di gran volume.
Probabilmente gli unici veramente in grado di eseguirla come voleva il compositore, sono i tedeschi e gli italiani.
Ma loro, i giapponesi, orgogliosi, si sono presentati al direttore con un coro di 200 elementi (noi ad esempio lo eseguiamo in 80).
Stupito da questo gran numero, il maestro STEINBERG, ha cominciato la prova ma, alle prime battute si è accorto che tutti questi giapponesi messi insieme non avevano un volume tale neanche per superare il suono del pianoforte; ma allora con l’orchestra, come avrebbero fatto?.
Loro però non si sono dati per vinti e alla prova successiva si sono presentati quasi al doppio.
Si è scoperto che con degli SMS avevano reclutato tutte le persone che conoscevano, anche orchestrali che non avevano mai cantato, per aumentare il volume del coro.
Contento del grande impegno il direttore ha diretto una buona Nona un po’ anomala.
Il grande numero di coristi è riuscito si, ad eguagliare un coro occidentale ma non ad evitare la pronuncia che anzichè FROIDE, era FLOIDE.
One response
FLoide è davvero esilarante!!!