Oggi c’è la partita dell’Italia!
E quando si sapeva, molto tempo prima naturalmente, era già festa.
Le partite dell’Italia piacevano a tutti anche alle zie anziane e signorine e alla domestica.
Piacevano e univano aldilà della differenza d’età o del ceto sociale.
Tutti , davanti allo schermo si sentivano veramente "fratelli d’Italia".
Si organizzava la serata come una grande festa: c’era chi portava le pizzette, chi la birra, chi le patatine e chi, in possesso di una bella casa e di un bel televisore, metteva a disposizione il salone.
Ricordo che in casa c’era sempre una bandiera italiana da mettere fuori dal balcone appena finita la partita, naturalmente se era vincente.
Anche a lavoro, l’orario spesso subiva una variazione per permettere a tutti di assistere all’evento più o meno importante. Infatti la partita dell’Italia che fosse amichevole o per il campionato del mondo, era sempre importante.
All’ora della partita le strade si svuotavano e non si sentiva passare neppure un’ambulanza!
Chissà, forse l’evento faceva star meglio anche gli ammalati !
La partita dell’Italia vinceva con l’audience contro qualunque altra programmazione.
Oggi purtroppo non è più così, anzi. C’è una tale overdose di partite che non si sa neppure quando gioca l’Italia e perchè.
E’ proprio vero il detto che "il troppo storpia!"
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3 Responses
quando mio zio comprò il primo televisore a colori del parentado, ci riunivamo tutti da lui per le partite.. con l’erba verde e le maglie colorate
aspettiamo i mondiali e poi ne riparliamo
All’overdose di partite aggiungiamo l’overdose di programmi televisivi che ci sono oggi rispetto ad ieri.
P.S. Mercoledi ho preferito “la nuova squadra” alla partita.