…l’incultura costa di più..(G: Lorca).
Con il melodramma si è esportata in tutto il mondo, la lingua, la cultura, i modo di fare musica, propriamente italiani.
Qualcuno si è stufato di tutto ciò. Accampando falsi motivi economici.
La musica ed il teatro in Italia assorbono pochissime risorse del bilancio pubblico, ed il loro taglio è del tutto ininfluente per le politiche "tremontiane" di taglio della spesa pubblica.
Il vero problema è che, per una certa idea politica, quei luoghi dove si coltiva il libero pensiero e la creatività espressiva, sono le ultime roccaforti dove si coltiva tutto ciò.
Rimangono ancora delle sacche di popolazione che detestano il grande fratello ed i vari reality, ed anche queste vanno fiaccate. Per questa ragione innanzitutto ocorre manifestare il dissenso.
lunedì 30 novembre 2009
Ora: 11.00 – 13.00
Piazza S.S. Apostoli (vicino a Piazza Venezia )
Rome, Italy
La creazione dell’evento vale per pubblicizzare il movimento d’opinione. E’ gradita e preziosa la presenza di tutti, ma è più importante la diffusione attraverso la rete di quanto sta accadendo, giacchè, la stampa non ha tempo, nè voglia nè spazio di occuparsi di un settore che viene erroneamente ritenuto "di nicchia", e/o intrattenimento per pochi adepti facoltosi.
Paolo Cutolo
Sono pienamente d’accordo!
Bisogna svegliarsi !!!!!!