Ieri, seconda serata della trasmissione Mettiamoci all’Opera presentata da Fabrizio Frizzi, dove giovani cantanti lirici si sono sfidati in diverse prove vocali.
Come già detto in precedenza, ritengo l’esperimento positivo e spero che vada avanti. La lirica affiancata alla musica leggera, così come è presentata in questa trasmissione, invoglia gli amanti del canto e della musica in generale ad avvicinarsi ad un genere che, ahimè, per tanti motivi è considerato solo per un pubblico d’elite.
Ieri il livello era decisamente più alto ed infatti ho notato che la giuria, in diverse occasioni si è trovata in difficoltà nella scelta dei vincitori.
Ha vinto il giovane tenore napoletano Raffaele Abete.
Avvicinare la musica lirica alla musica leggera non è certo un’idea di Frizzi .( I cantanti nel corso della puntata, tra le varie prove, dovevano esibirsi in una canzone del repertorio leggero)
Prima d’oggi infatti, questo esperimento lo hanno fatto altri cantanti lirici come il tenore Luciano Pavarotti nel suo Pavarotti & Friends.
Su questo palcoscenico abbiamo visto il grande tenore modenese duettare con artisti del rock come Bono o Zucchero Fornaciari; ma è altrettanto memorabile il duetto di Freddie Mercury con il soprano Montserrat Caballé di cui propongo il video.
Insomma, a mio parere quando la musica è di qualità, non deve avere classificazioni, ma deve poter arrivare ad un pubblico sempre più vasto e ciò è possibile grazie alle esecuzioni di belle voci siano esse d’impostazione leggera o classica.
2 Responses
Passo per farti i miei auguri per il nuovo anno 2010!
Un abbraccio.:-) faraluna
Avrei delle riserve sul nodo di affrontare la lirica; il teatro d’opera – tu me lo insegni – è ben altra cosa di questa sorta di pagliacciata che rinuncio a vedere, dopo essermi assorbito incautamente (mi ricordavo l’edizione dell’anno scorso) la prima puntata.
Se l’intento è quello come tu dici nel tuo lucidissimo post di avvicinare i giovani alla lirica, allora ben vengano trasmissioni improntate sulla storia dell’opera lirica e dei suoi principali protagonisti, voci emergenti comprese, però serie, soprattutto ben condotte e con una giuria competentissima dove salvo solo Armiliato e in parte Stinchelli.