Tra libri e vecchi quaderni scolastici ho ritrovato il mio diario, quello del IV anno di scuola superiore, un vero scrigno di ricordi.
Chissà quante altre volte l’ho avuto tra le mani senza guardarlo con attenzione come ieri.
Un diario per intenderci di quelli con l’orario delle lezioni, i compiti e soprattutto piccoli appunti di vita giornaliera di un’adolescente degli anni ’70.
Ed ecco spuntare ben incollati i biglietti del cinema, appuntamento fisso del sabato con le compagne di scuola o gli amici della parrocchia: Jesus Christ Superstar, La stangata, Il viaggio con la Loren e Burton.
Tra una pagina e l’altra si trova anche la carta di una merenda : un cioccolato al latte con le figurine di allora relative ai campioni dello sport.
E ancora ritrovo i biglietti del bus col quale mi recavo a scuola: nulla di particolare se non fosse che c’ è in bella vista il costo di 50 lire.
E poi tante note legate a quello che sarà poi il mio lavoro: gli appuntamenti per animare con canto e chitarra gli eventi scolastici come inaugurazione dell’anno scolastico, il precetto Pasquale o ancora il saggio di fine anno.
C’è anche un riferimento alla politica di allora: il referendum sul divorzio e la conseguente vittoria.
E poi le date dei compleanni delle compagne più intime: Paola, Michela, Laura Silvana, Maria Bonaria, e un invito ai professori di una festa di fine d’anno.
Anche questo è particolare perchè scritto con la macchina da scrivere Olivetti.
“Gentile professore la classe IV B è lieta di invitarla alla cena di fine anno che si terrà nel ristorante “Rari Nantes”.
A proposito, il diario era B.C., ve lo ricordate?
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