BaristaIeri mattina, mentre prendevo un caffè al bar,  per qualche momento sono stata quasi ipnotizzata dai gesti del barista, veloci, meccanici: sistema la tazzina sul banco col cucchiaino, mette il caffè in polvere nel contenitore, lo avvita alla macchina, schiaccia il bottone,  serve il caffè, porge lo zucchero….
Ho pensato a quante volte quei gesti continui accompagneranno l’uomo nelle sue giornate, nel susseguirsi dei mesi, degli anni, o forse  tutta la vita.
Ma è il suo lavoro.
Anche nel mio lavoro ogni giorno viviamo di gesti e situazioni ripetitive come il gesto di un direttore d’orchestra o di un maestro di coro che apre uno spartito, solleva le mani per dare un attacco,  ora fa’ un battere, ora un levare, ora il gesto dell’intonazione o quello della chiusura di un brano.maestro
Ho fatto queste considerazioni perchè ieri ascoltavo un’amica che quasi disperata mi diceva che il medico le aveva prescritto una pastiglia da prendere tutta la vita.
“Ti rendi conto, tutta la vita dovrò alzarmi la mattina e fare questo gesto del prendere la pastiglia, crollasse il mondo dovrò dipendere da questa cosa!”
Le ho detto che anche a me era successa la stessa cosa  ed io l’avevo superata  pensando che di gesti quotidiani per la vita ne facciamo talmente tanti che questo sarebbe diventato uno di quelli e così è stato ed ora non me nè accorgo più.
Perchè forse ogni mattina non ci alziamo, facciamo colazione, ci laviamo ecc. ecc. ,e se Dio vorrà li faremo fino alla fine dei nostri giorni?

3 Responses

  1. Ciao Otto
    è una cosa che ho notato anch’io.. molto spesso ci spaventa di più il dover “dipendere” da qual gesto .. e non ci fermiamo a ringraziare che.. chi lo sa, magari 10-20-30 anni fa chi ha vissuto prima di noi non ha avuto la possbilità di avere quella pastiglia… e la sua vita ha avuto una qualità inferiore a causa di limitazioni o si è addirittura spenta prima.
    Certe volte ringrazio di vivere nel 2010!!
    un saluto
    elle

  2. se da una pastiglia dipende la salute o la vita di una pers forse e un po diverso
    conosco alcuni casi cm qllo della tua amica ed ognuno lo vive in modo diff
    ciaomiao
    v

  3. io tutte le mattine prendo una pillola,preparo nelle scatolette,2 per il mezzogiorno e 3 per la sera e quanto pare sarà sempre così,ringrazio però che, come dice elle, ci sono queste pastiglie che mi fanno stare bene e in fondo c’è di peggio che prendere delle pastiglie un saluto Ida

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