Bondi, soddisfatto per approvazione in CdM della riforma delle fondazioni lirico sinfoniche
Il Ministro per i beni e le attività culturali, Sandro Bondi, esprime la propria soddisfazione per l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri di oggi, del decreto legge di riforma delle fondazioni lirico sinfoniche, primo passo di un percorso che porterà a una gestione più efficiente ed efficace di queste importanti istituzioni culturali, razionalizzandone le spese e favorendo, oltre alla produttività del settore, la crescita qualitativa delle produzioni.
Il Ministro, infatti, intende riordinare l’intero settore – dopo il sostanziale fallimento della precedente riforma del 1996 – prevedendo, finalmente, la razionalizzazione dell’organizzazione e del funzionamento delle fondazioni liriche, l’incentivazione dell’apporto di capitali privati e la possibilità di riconoscere diversi gradi di autonomia delle fondazioni a partire dal Teatro alla Scala di Milano e dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Il provvedimento affronta i principali nodi di una situazione difficile, che negli ultimi anni ha portato al commissariamento di 5 delle 14 fondazioni liriche. Infatti a tali istituzioni è assegnato il 47% del Fondo Unico per lo Spettacolo, destinato per intero a coprire i costi dei dipendenti. Le spese per il personale, che assorbono circa il 70% del finanziamento pubblico agli enti lirici e hanno raggiunto un valore economico superiore al solo finanziamento statale, costituiscono un serio pericolo per la sopravvivenza di tali enti.
Pertanto il provvedimento prevede che il contratto collettivo nazionale di lavoro, in attesa di rinnovo da anni, venga sottoscritto con le associazioni sindacali maggiormente rappresentative anche attraverso l’ARAN, per poi essere sottoposto al controllo della Corte dei Conti. All’approvazione del nuovo contratto collettivo nazionale sono subordinati i rinnovi dei contratti integrativi aziendali del personale di ogni singola Fondazione, in modo da evitare distorsioni di questo importante strumento. Inoltre il provvedimento attribuisce carattere di esclusività al rapporto di lavoro dei dipendenti delle Fondazioni liriche, che potranno svolgere attività autonome solo nei limiti e con le modalità previsti dal nuovo contratto collettivo di lavoro.
Vengono introdotte norme rigorose sul turn over dei dipendenti e regole nuove per le assunzioni e per la tipologia dei contratti di lavoro utilizzabili nonché in tema di trasparenza nelle graduatorie di accesso al lavoro.
Al fine di avviare una rigorosa riforma del sistema di finanziamento allo spettacolo dal vivo, il Ministro, inoltre, rideterminerà i criteri selettivi di assegnazione e di liquidazione dei contributi alle attività di spettacolo dal vivo, tenendo conto della quantità e della qualità della produzione svolta dalle singole istituzioni, della loro regolarità gestionale e del successo di pubblico.
Roma, 16 aprile 2010
Ufficio Stampa – MiBAC
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