lina-wertmullerGiunta alla 4^ edizione, il concorso 3 minuti di celebrità a Cagliari, dedicato ai filmakers studenti e amatori (organizzato dalla Scuola Civica di Musica e ideato da Maurizio Porcelli), si è concluso ieri sera con una parata di stelle del cinema non indifferente. Intanto, rispetto alle precendenti edizioni, quella di quest’anno è stata molto più ricca di contenuti e di ospiti. E’ durata tre giorni dove personaggi quali Renato Pozzetto, Giammarco Tognazzi (che ha presentato il documentario sul padre Ugo), Franco Nero, Lina Wertmuller, Lino Patruno, si sono alternati sul palco del Cineword (sala Nazzari) per raccontarsi.

Quest’anno, grazie ai consistenti premi in danaro (il primo premio era di 2.500 euro), i filmakers erano più del doppio delle precedenti edizioni. I cortometraggi finalisti erano circa quaranta , ma  tanti sono stati scartati per la bassa qualità.

Presidente di giuria tecnica anche quest’anno era lo scenognerorafo premio Oscar dell’Ultimo Imperatore, Osvaldo Desideri, il quale ha sottolineato l’importanza della sceneggiatura. Anche se brevi infatti i cortometraggi devono avere comunque una storia e così ha sottolineato pure la popolare regista Lina Wertmuller che, intervistata, ha raccontato anche aneddoti della sua vita nel cinema e soprattutto dei film girati in Sardegna , una terra che ama da sempre avendola girata in lungo e in largo scovandeno gli angoli più affascinanti. La regista ha poi consegnato il primo premio della categoria amatori al giovanissimo Roberto Dessì vincitore col corto ARIA di cui propongo il video.

Fra gli ospiti della serata anche il grande attore Franco Nero che nonostante i suoi anni 78 anni mantiene ancora intatto il suo fascino. Ha raccontato del suo primo film sardo sul banditismo “Sequesto di persona” e della giovanissima interprete Charlotte Rampling che, grazie a quella interpretazione divenne poi famosissima in tutto il mondo.


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  1. Ho visto con piacere che si parla della splendida regista Lina Wertmuller.
    Per chiunque si trovi a leggere, vorrei segnalare una pubblicazione sulla regista.

    “Il Sud di Lina Wertmuller” di Claudia Cascone (ed. Guida)

    Il libro analizza la carriera di una regista donna, che negli anni Sessanta e Settanta riesce col suo lavoro ad affermarsi come grande personalità artistica in tutto il mondo.
    Il saggio analizza nel profondo alcuni dei suoi film particolarmente impegnati ad inscenare il Mezzogiorno.
    Grande predilezione infatti, mostra la regista per temi che hanno come riferimento luoghi e storie del Sud, ed in generale per la cultura meridionale.

    Valentina

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