Questa pomeriggio, con quasi il 60% delle preferenze è stato eletto il nuovo sindaco di Cagliari: Massimo Zedda.
Per chi volesse conoscerlo un po più a fondo, pubblico di seguito un’intervista di Luca Telese, fatta al neo-eletto prima dell’elezioni.
Ha solo 35 anni, un curriculum vitae fuori dagli apparati, ha vinto le primarie a sorpresa, battendo – lui che è di Sinistra e libertà – il più radicato dei leader del Pd dalemiano, Antonello Cabras.
Si può vincere davvero in una città che è diventata un baluardo del centrodestra?
Io credo di sì. Vedi, in questa città, il centrodestra è la metafora perfetta del centrodestra nazionale: proclami faraonici, follie liberiste, grandi promesse e nessun risultato, devastazione ambientale e inefficienza.
Fammi un esempio.
Avevamo – e abbiamo ancora, se sapremo valorizzarla – una delle più belle spiagge urbane del
mondo: il Poetto. Ebbene, per rispondere al problema dell’erosione, il centrodestra ha scelto la
strada più dispendiosa e irrispettosa della natura.
Risultato?
Un simbolo. La spiaggia bianca è diventata una spiaggia nera. E per fare questo scempio sono riusciti a dilapidare 20 milioni di euro!
Qual è l’idea di sviluppo del centrodestra?
Non c’è, questo è il dramma. L’ultima berlusconata era una proposta da manuale: costruiamo
sulla spiaggia un Casinò… Così dopo aver rovinato l’arenile, ci costruivano pure un obbrobrio.
In compenso non hanno presentato nessun piano per il litorale.
Nessuno?
Nulla, zero. Promettono sogni, ma realizzano pochissimo: ci sono dieci chilometri di spiaggia di
competenza del comune, ma non hanno nemmeno piantato una rete da pallavolo, un bagno
chimico, una doccia.
E invece?
La spiaggia è il grande polmone verde della città, l’opportunità di una vacanza per tutti, anche
per chi non può permettersi di partire. La città si è impoverita. Bisogna ripristinare i nostri tesori naturali, non cementificare più. Loro promettono Las Vegas, io voglio una nuova Cagliari. Qui la crisi è iniziata prima della crisi. Io cito degli indicatori infallibili: il centro diocesano, che ormai assiste 4 mila persone. E gli studi della Caritas, che fanno vedere come un pezzo di piccola borghesia si è avvicinata alla soglia di povertà.
Vorresti parlare a queste famiglie?
Ci sto provando. Per dire loro che questa città così diventa un dormitorio. Non ci sono bus notturni, non ci sono servizi. C’è la solitudine e il miraggio di un lavoro palazzinaro, prospettato da chi ha un’unica idea.
Quale?
Costruire multiproprietà, possibilmente sulla sabbia. Chi vota me deve sapere che dirò sempre
no a tutte le speculazioni.
Che storia hai?
Ho fatto il liceo classico. Ho iniziato a lavorare a 18 anni, contemporaneamente studiavo Giurisprudenza. Sono il ritratto perfetto della mia generazione.
In che senso?
In 4 anni di lavoro sono stato Co.Co.Co, Co.co.pro, contrattista a tempo determinato, prestatore d’opera occasionale: assunto mai!
Cosa hai fatto.
Di tutto, nell’amministrazione di aziende, di un ristorante e di un albergo. Poi ho recitato. E ho anche fatto il pubblicitario.
Dimmi una cosa che si impara con questa gavetta.
Amministrare significa dare la possibilità di cambiare le cose. Ad esempio, trovo incredibile
che una tassa importante come quella sull’immondizia sia pagata al metro quadro, in base alla
superficie.
Perché?
Perché ricordo quando pagavamo 14 mila euro anche se il locale era chiuso! Che senso ha?
Che parametro adotteresti?
Chi ricicla di più paga meno. Chi è virtuoso deve essere ricompensato: nelle città del Nord Europa questa è la regola. Da noi premiamo le rendite e l’inefficienza.
Magari tutti pagano poco.
Macché, è la tassa dei rifiuti più alta d’Europa.
Il centrodestra ti critica su questi punti?
Hanno provato a fotocopiare il nostro programma, che io avevo preparato già per le primarie. Il mio avversario usa dei toni così feroci, verso l’amministrazione espressa dalla sua stessa coalizione, che si sarebbe tentati di pensare che sia arrivato da un altro pianeta.
Fammi un altro esempio.
La loro parola d’ordine, come nel resto del paese è esternalizzare tutto: al punto che il Teatro
lirico ha dato in appalto persino la biglietteria. Sarebbe come se in una famiglia si desse in appalto la preparazione del pranzo e della cena.
Lo fanno per risparmiare?
Ma figurarsi. Lo stabile ha un bilancio che è un buco nero.
La coalizione come si comporta con te?
Benissimo. Sono venuti Veltroni, la Serracchiani, Bersani. Adesso arriva la Bindi. Il Pd ha capito che c’è un’opportunità unica.
Però a livello locale qualcuno ci resterebbe male se vincessi…
Non è così. Ci sono state delle preoccupazioni all’inizio. Ma io faccio un gioco di squadra, da soli non si va da nessuna parte.
Il primo punto del tuo programma?
Dobbiamo fermare l’emor ragia. Negli ultimi 15 anni abbiamo perso 20 mila cittadini, soprattutto giovani.
Perché?
Vanno aggrediti i prezzi degli affitti, calmierati, abbassati con edilizia studentesca. Non si può accettare che un ragazzo paghi 300 euro per una stanza e un letto.
E poi?
La trasparenza è una necessità.
Se uno legge il bilancio di questa città non capisce dove vanno a finire i soldi.
Cosa faresti al posto del Casinò?
Una fabbrica delle idee. Un luogo di spettacoli e di concerti integrato nel territorio.
La proposta più improbabile del tuo avversario?
Vogliono fare la metropolitana di profondità, in una città di 156 mila abitanti. Sognano grandi e
costose opere.
Non vuoi cambiare la mobilità?
Certo. Ma lo strumento migliore è la metropolitana di superficie. Pensa, a Cagliari avevamo i tram del secolo scorso, loro li hanno smantellati. Dobbiamo pensare ai flussi di traffico che vengono dall’hinterland. Solo risolvendo questo problema Cagliari può essere decongestionata e resa vivibile.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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Una fabbrica delle idee. Un luogo di spettacoli e di concerti integrato nel territorio.</blockquote>
Questa cosa mi piace!! Basta con questa cosa di far diventare la Sardegna la terra per i pupilli di Briatore, un luoghettino per tronisti in cerca di posto al sole, discoteche e locali fighi in ogni dove! Che strazio…… qualcuno sa che esistono, come ovunque, anche ragazzi e ragazze che amano qualcosa di diverso: eventi culturali, spettacoli, presentazioni di libri, fiere del libro. Che forse ci sono già, ma se le nuove idee riguardano sempre lo spreco di soldi, lo spreco di tempo dietro a imbrogli facili (già siamo tutti senza soldi, se mettono un casinò a cagliari voglio ridere… le agenzie di scommesse sono piene di ragazzini di 18/20 anni che spendono tutti i loro risicati soldi nelle schedine -.-" nonché di adulti che vi dilapidano lo stipendio), insomma… perché non investire i soldi in qualcosa che ci rende cittadini migliori?
Non so che altro dire… mi viene solo una grande rabbia. Qualsiasi ragazzo/a che vorrebbe distinguersi e sentirsi a proprio agio DEVE PARTIRE ALL’ESTERO!
Mentre per quanto riguarda la metropolitana di superficie o di profondità… non so cosa sia meglio. Un mezzo pubblico con orari precisi, con collegamenti che soddisfino tante persone sarebbe davvero una manna da cielo.
Soprattutto sarebbe bello che ci fosse un certo tipo di servizio, anche ferreo come in Germania (sali sul pulmann e il conducente vende i biglietti e controlla se chi sale ha l’abbonamento o biglietto già comprato, altrimenti lo vende lui. ALTRIMENTI NON SALI!!!) e soprattutto che finalmente i mezzi pubblici non fossero monopolizzati dai gabilli che fanno "terrorismo" e seminano gaggismo. In germania un certo tipo di ragazzini stanno in posti dove non disturbano e rovinano la quiete, i luoghi pubblici utili alle persone impegnate e tranquille se li godono tutti!
Qui manca proprio l’educazione alla pulizia di certi posti!!