Torno adesso da una mattinata al botteghino del Teatro Lirico.
Ero in coda dalle 9,30, (ma c’era chi lo era dalle 8), per poter trovare dei posti decenti in abbonamento per i miei parenti, per la stagione Lirica alle porte. Non vedevo tanta ressa da molti anni, da quando cioè l’organizzazione biglietteria era diventata a dir poco perfetta e gli impiegati erano attenti a smistare nel modo più adeguato gli abbonati, mettendoli in condizioni di non subire disagi, anche attraverso le telefonate e le mail per le prenotazioni .
Purtroppo la scena vista oggi mi ha fatto pensare ad una regressione di tutto questo: la gente era scontenta pronta a rinunciare se non avesse trovato i posti degli anni scorsi. La direzione quest’anno, sicuramente per problemi economici, ha dovuto sopprimere ben due turni: un turno matinèe e il turno prova generale dedicata alle associazioni ed ai parenti dei dipendenti. Chi era abbonato in questi due turni avrebbe dovuto trovare posto fra quelli scartati da chi ha avuto la possibilità di scegliere o riconfermare i vecchi abbonamenti. Il botteghino era veramente nel caos nonostante le impiegate stessero cercando di accontentare un po’ tutti. A completare il tutto, qualche minuto prima dell’apertura camminava fra la gente un’ospite poco desiderato, molto confuso che forse si domandava come mai tanta confusione in casa sua.
Guardatevi il video e capirete.
Comunque, aldilà di tutto, sapere che la gente vuole la lirica a tutti i costi mi conforta e soprattutto dovrebbe far riflettere chi in questo anno ha sparato a zero affermando che gli spettacoli lirici non interessano a nessuno.
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