craniStraordinaria scoperta sotto Cagliari. Ritrovata una catacomba estesa mille metri quadri
Una straordinaria scoperta è stata fatta ieri sera nel sottosuolo di Cagliari dove un team di esploratori ha  ritrovato un complesso sotterraneo pieno zeppo di ossa umane, una sorta di catacomba cristiana estesa almeno mille metri quadri.

Questo posticino da brivido, che per certi aspetti assomiglia ad una cattedrale arcaica, riposa da millenni a trenta metri di profondità sotto le trafficate strade del Castello di Cagliari.
Sono centinaia gli scheletri umani avvistati dagli speleologi, incalcolabili i cumuli di ossa umane alti diversi metri che giacciono sottoterra tra cocci antichi, croci e resti di bare. La scoperta è stata fatta da Marcello Polastri, giornalista e presidente del Gruppo Cavità Cagliaritane in compagnia di un nutrito staff televisivo.

La spedizione, composta dagli speleologi sardi e dal team esplorativo Teses di Vercelli nell’ambito di un gemellaggio esplorativo, aveva l’obiettivo di realizzare immagini professionali per il programma tv Mediaset Mistero, e per Infochannel TV, a conclusione di un ciclo di esplorazioni sotterranee seguite da tv regionali e internazionali.
Il conduttore Daniele Bossari, in compagnia di  Marcello Polastri e Luigi Bavagnoli, rispettivamente presidente del GCC il primo e del Gruppo Teses di Vercelli il secondo, non hanno creduto ai propri occhi: dopo aver superato un foro in una parete del vecchio rifugio di guerra, hanno scoperto le ossa umane.
Prima due, poi tre, infine migliaia che ricoprono il pavimento di una grande caverna che in parte si dipana, con i suoi cunicoli e le immense sale, sotto il bastione di Santa Croce in Castello.
I sotterranei, luogo della scopertaMa “è bene non rendere nota l’esatta ubicazione per il timore di manomissioni” afferma Marcello Polastri, il primo che ha intuito l’importanza della scoperta e che ha sospeso temporaneamente l’esplorazione per i successivi accertamenti.
Con Bossari, Polastri e Bavagnoli erano presenti gli speleologi Eleonora Murgia, Fabrizio Raccis, Davide Cabras, Andrea Verdini, Giuseppe Melis, Alessandro Argiolas, Antonello Cau e Arcadio Cavalli.
L’accesso all’antica grotta, “una sorta di eremo rupestre – afferma Polastri – era occultato dietro una intercapedine, tra un muro del vecchio ospedale di guerra e la parete rocciosa della grotta che lo ha ospitato, a partire dal 1940”.

“Sul finire del 1980 in questa zona venne scoperto un ossario, ma questo riportato alla luce l’altra sera non è un semplice deposito di ossa, bensì una sorta di catacomba labirintica e per un tratto allagata, infatti abbiamo proceduto con le mute nelle parti più profonde e all’apparenza pericolose”.

Nei prossimi giorni gli speleologi concluderanno i rilievi della caverna appena  scoperta.

Dal sottosuolo, con la massima cautela per non alterare il sito, hanno prelevato alcuni campioni ossei e resti di manufatti. Poi, domani, forniranno agli archeologi e alle istituzioni una corposa documentazione che verrà illustrata, tra qualche giorno, nel corso di una conferenza stampa aperta all’ampio pubblico. Vi terremo aggiornati.

Sabato 25 Giugno 2011 13:03

Fonte: Sardegna sotterranea

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