Il tram n.319 per i cagliaritani era un mito. D’estate lo si prendeva per recarsi al mare. Due cagliaritani lo ricordano così: L’allenatore di basket, Beppe Muscas, giovane cestista, lo utilizzava anche in inverno per recarsi agli allenamenti che si svolgevano al Poetto, partendo dalla fermata del viale Diaz.
Il musicista Sergio Sensi invece lo ricorda così: – “nel 1971 ( avevo 4 anni ) e col bus n. 3 si arrivava vicino alle saline. Fatto un pezzo a piedi, ci arrampicavamo sul Tram. Eravamo una ventina. Io stavo sulle braccia di Giovanni Sanna ( ex-Vigile del Fuoco, un amico di mio fratello ) e, a tratti, il tram si fermava e il conduttore ( il bigliettaio ) s’inci bogara a son’e corru.”
Questa vettura è la stessa che vedete nella foto in basso (osservare il numero). Mentre a Lisbona i tram circolano ancora , a Cagliari sono ormai diventati solo ferrovecchio abbandonato.
20 Responses
Mi sono già espresso tempo fa in una identica presentazione del cosiddetto rudere.In quell’occasione vi avevo consigliato di fare come i tranvieri della trenovia Trieste-Opicina che hanno riattivato storici tram lavorando con passione e competenza tecnica.Quale è la differenza tra cagliaritani e triestini : quella che i primi si piangono addosso e non fanno nulla,attivi solo nella critica ed i secondi si rimboccano le maniche ed usano le loro competenze tecniche oltre che l’amore per la loro storia del lavoro nel tempo passato facendola divenire presente? Tullio Mauro-Vicenza-07.03.2012 -.Mi si dia una risposta tenendo conto che io amo molto la Sardegna (ed a Cagliari ho degli amici cari).
Personalmente una risposta non ce l’ho. Quando ero bambina ho amato i tram e non ne conoscevo però la grande convenienza . oggi la capisco ma non so se chi ci governa lo ha capito.
usiamoli come arredo urbano insieme a vecchie locomotive , barche in legno , carri, aerei, al centro delle rotatoie ,giardini,parchi,faranno sicuramente una bella figura.
Intanto complimenti a chi ha tirato fuori il fotocolor del tram del poetto e a chi ha scovato il rottame ! Ma dove sarà? Ha ragione Tullio, si potrebbe fare qualcosa, se ci fosse anche a Cagliari un’associazione di appassionati di materiale rotabile che si facesse promotore dell’iniziativa coinvolgendo l act , per la disponibilità del bene e ex manutentori in pensione del act o anche della Keller di Villacidro. Ho visto il restauro di vecchi e rari aerei militari, anche in Sardegna, ripescati dal mare e sistemati ! Ci vuole tempo e tanta gente ma non è impossibile.
Piero Mulas – Bassano d.g.
Che tristezza.
Lo prendevamo con mamma e i miei fratelli alle 8.40 del mattino,alla fermata di via Baccaredda nei pressi della Birreria Ichnusa,per andare al Poetto, quasi tutte le mattine d’estate tra il ’60 ed il ’70.
La fermata di arrivo era la penultima, prima dell’ospedale Marino,dove c’era il bar “Taverna Sarda” che gentilmente ci faceva depositare l’ombrellone.E chi se lo dimentica quel tram?
Sono cagliaritano e sono perfettamente d’accordo con Tullio Mauro.
anche per me il tram è stato il piacevole vettore delle interminabili estati cagliaritane.Lo prendevano da viale Diaz con direzione poetto.Quanti bei ricordi.
Peccato veder ridotto il vecchio 319 ad un ammasso di ferrovecchio, nel vederlo mi sono ritornati tanti bei ricordi vissuti a Cagliari dove sono stato per 15 a fare il militare alla caserma del 152° regimento al poetto.
spero che la linea comunque sia ancora in funzione
Che amarezza,
Da ragazzino sono salito in tutte le linee tramviarie e per chi no l’ ha fatto è un emozione che non si può descrivere bene. I diversi politici hanno tolto quanto era più romantico e economico , il TRAM ! Dovrebbero vergognarsi. Tante città italiane hanno salvaguardato la vita di queste vetture mantenendo alcune linee e non togliendo i binari. Lo sviluppo di una città non si apprezza togliendo i tram e i binari .
sono marco sopprannominato buba,son del 1951 ,sono nato nella marina, e come tanti ragazzi della mia eta .ci appiculavamo al tram.in estate x andare al poeto cerano grandi battaglie x un posto che ti avrebbe portato al mare, xke noi ke arrivevamo da via roma . una volta arrivati al ponte vittoriovicino all amsicora il tram faceva una piccola sosta allo stadio, e dali ke avveniva la confluenza con i filobus ,quindi davail tempo a i ragazzi ke arrivavano da altre parti a cercare di salire dietro il tram.da qui la legge del piu forte garantiva un posto x il poetto, corpusu calci in faccia si verificavano nella battaglia. poi ad un certo punto quando il tram partiva . si vedevano ragazzini correre in mezzo ai binari x raggiungere il tram e prenderlo al volo quando andava ancora piano. io direi di riattivare i tram del poetto xke basta scavare sotto l asfalto xke ci sono ancora i binari. scusate ma io mi ricordo ke il tram mitico era il 307 o il 407
Queste foto rappresentano per chi ha vissuto quegli anni, dei momenti indimenticabili, delle storie personali, d’amore o
semplicemente il momento dell’arrivo al mare e alla magia delle bellissime estati cagliaritane, con il mare cristallino e
quella finissima sabbia che tutti noi ricordiamo, e che niente potra’ mai cancellare. Senza scomodare grosse parole, il
vedere il tram arruginito e abbandonato nel piazzale, rappresenta un po’ il nostro percorso umano: i momenti della
giovinezza, la maturita’, gli acciacchi dell’eta’ e l’inevitabile declino del nostro fisico. Ma i ricordi per fortuna rimangono
con noi e il passare del tempo non li cancella dalla nostra mente.
Ho tanta nostalgia di quel tempo. Non capisco perchè i tram sono rimasti in tante città importanti delll’italia e del mondo e solo a Cagliari li abbiano tolti. Vorrei sapere se è possibile poter visitari il deposito dove giaciono questi relitti anche se solo rottami .
Perché dappertutto i tram si son lasciati e valorizzati e invece perché a Cagliari è successo esattamente il contrario?
Ma, secondo me perché Cagliari è rimasta fondamentalmente bidda nel senso più deteriore del termine e soprattutto provinciale. Il tram secondo gli amministratori e gli amministrati era un fastidioso residuo antiquato da rimuovere così come la lingua sarda e infatti mi ricordo a riguardo che nella cagliari bene era inviso l’uso della propria lingua… Che provinciali!!
Che bei ricordi, nella metà degli anni 60 anch’io con la mia mamma e miei fratellini prendevamo il tram d’estate partendo dallo stadio Ansicora per andare al Poetto…io avevo l’impressione di viaggiare su un treno ahahahaha…ero la più grande e mi attaccavo alla gonna di mamma mentre lei teneva la sorellina più piccola in braccio e mio fratello anche lui dall’altra parte attaccato alle vesti di mamma… una volta arrivati i casotti ci facevano ombra e la sabbia sembrava sale da quanto era fine e bianca… e il mare sempre cristallino e stupendo ,quando era mosso si giocava felici con i "cavalloni" cosi li chiamavamo..non è più così quanta amarezza 🙂
Mi stai descrivendo la mia infanzia. Tutto coincide 🙂
E un ricordo stupendo del tram che non dimenticherò mai, il capolinea diffronte all’ospedale marino e le saline, se non ricordo male il pavimento del tram era di tavole di legno, ricordo la sabbia stupenda bianca con le dune formate tra i casotti e un mare stupendo di colore cristallino, a pochi metri del ex Ospedale marino vi erano degli enormi casotti gestiti dalla nettezza urbana che affittavano i costumi da bagno. Manco da Cagliari ormai da circa 27 anni ma quando vado a trovare i miei genitori e vado al Poetto vi sono in certi punti, ancora visibili, i vecchi binari e il ricordo del tram e sempre nel mio cuore.
Grazie per questo bel ricordo!
Bei ricordi
E’ bello ed emozionante sapere che molti cittadini ricordano con piacere quei tram,sapendo quanto anche io abbia viaggiato su quelle vetture.Mi è dispiaciuto tanto quando sono state tolte dal servizio.
Perchè non ci va il signor Tullio Mauro a restaurare il tram anzichè sparare luoghi comuni? Per fortuna non tutti i cagliaritani (ammesso che lui lo sia) non sono come lui o come quelli che conosce.