S.O.S dei sindacati

lavoratori teatro lirico

“Nonostante i ripetuti richiami del mondo sindacale e politico, il Presidente della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari si ostina ad ignorare le scadenze e le vertenze ancora in atto, non convoca il CdA (ignorando le reiterate richieste inoltrate dalla maggioranza dei consiglieri) per l’approvazione del bilancio, non ha ufficializzato l’incarico al Sovrintendente, pur ritenendo a suo dire la nomina “valida”; inoltre continua a ribadire pubblicamente che la sola emergenza del Teatro sia  quella di garantire la regolarità degli stipendi e il pagamento del debito, azione nella quale si ritiene adempiente.

Il 31 dicembre scade il termine tassativo entro il quale le Fondazioni Lirico sinfoniche devono presentare al Ministero i programmi per la prossima stagione, unitamente al bilancio per il 2013, approvati  dal Consiglio di Amministrazione. Non rispettando tale termine, il Lirico non avrà diritto all’erogazione dei fondi del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), con le gravi conseguenze che questo comporta.

A peggiorare il tutto, vi è la perdita di circa un milione di euro dal contributo statale; il Ministero ha infatti comunicato a giugno che lo stanziamento previsto sarebbe stato di 8 milioni circa , invece dei 9 previsti e inseriti a bilancio ma la comunicazione al teatro non è mai arrivata. O forse è arrivata e nessuno l’ha letta, il sovrintendente allora era già stato licenziato. Non l’ha letta nemmeno il Presidente, che però avrebbe dovuto versare la quota 2012 del Comune, che ancora manca, per risolvere il problema. Ma gli appelli son stati inutili.

Il  pericoloso braccio di ferro avviato dal Presidente perdura da mesi, ed in questo “gioco” chi viene stritolato sono i lavoratori, che hanno già subito la perdita del 22% della retribuzione per salvare il teatro dalla crisi; l’azienda è allo sbando proprio nel momento in cui la Regione Sardegna ha compiuto un miracolo, concedendo all’azienda un prestito ad interessi zero, che risolverà la situazione debitoria.

Il Teatro inoltre con il perdurare dell’assenza di gestione (mancano il Sovrintendente, il Direttore Artistico, il Direttore Amministrativo, il Direttore del Personale), versa in un pericoloso immobilismo ed autogestione, e solo grazie al senso di responsabilità del personale continua a produrre.

Le Scriventi Segreterie e la RSU intendono denunciare che da questo momento, qualsiasi evento che porterà l’aggravio della situazione, come la chiusura di bilancio in passivo, la perdita del contributo FUS derivante dalla mancata presentazione della stagione fino al commissariamento della Fondazione, è diretta responsabilità del Presidente Massimo Zedda, che con la sua ostinazione sta mettendo in pericolo il posto di lavoro e la serenità dei lavoratori e delle loro famiglie, oltre che l’offerta culturale della città e della regione.

Nel ribadire lo stato di agitazione le OO.SS e la R.S.U dichiarano sin d’ora che attiveranno tutte le possibili forme di lotta per evitare ulteriori danni ai lavoratori; chiedono l’intervento delle istituzioni affinché si ponga fine a questa assurda situazione, che non ha paragoni nel panorama delle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane”.

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