Leggi qui la prima parte  Innumerevoli saranno i tentativi di Karlinger tendenti a far trasmettere l’opera alla radio tedesca: «[…] ho ricevuto precisamente oggi una lettera da dott. Goslich, direttore della divisione di musica della radiostazione di Monaco. Mi scrive il Goslich che una trasmissione di I Shardana sarebbe troppo cara»
(Monaco, 9 maggio 1963).

Si informa sulle possibilità di una nuova rappresentazione in Sardegna: «È già deciso se e quando sarà la rappresentazione de I Shardana a Sassari?» (Monaco, 14 ottobre 1963). E vuole conferme quando viene a sapere di esecuzioni radiofoniche dell’opera: «Mi ha scritto – qualche settimana fa – un mio studente da Fulda che avrebbe ascoltato alla radio una rappresentazione de I Shardana. Mi meraviglio, perché non ho saputo nulla. Hanno fatto un’altra trasmissione? E quando? Quello studente, il quale non ha partecipato ai miei corsi sulla musica porriniana, ma ha udito una mia conferenza durante la Settimana Italiana nell’anno passato, è molto entusiasta […]» (Monaco, 20 febbraio 1966).

L’entusiasmo nell’apprendere la notizia della rappresentazione al Cairo: «[…] ho saputo dalla Signora Dolores che I Shardana sarà rappresentata al Cairo. Le invio le nostre più sincere e cordiali congratulazioni! La bellissima notizia ci ha rallegrati veramente di cuore. Questo fatto di un redivivo dell’opera più importante drammatica di Ennio ci dà speranza che altre rappresentazioni seguiranno. E – egoisticamente – desidero molto poter vedere insieme con mia moglie un giorno I Shardana in Continente o in Sardegna (Seekirchen, 8 agosto 1971). Aspetto sempre ancora che si faccia una nuova rappresentazione de I Shardana, cosa che desidero moltissimo (Seekirchen, 31 luglio 1973). […] nel giorno del 25 settembre abbiamo ricordato Ennio tanto nella chiesa quanto a casa ascoltando la musica di Prosèrpina e la fine de I Shardana (Seekirchen, 28 settembre 1975). La prego di informarmi a tempo nel caso vi sia una ripresa de I Shardana! Ed anche per informazioni nel caso che esca un disco Le sarei molto grato (Seekirchen, 31 maggio 1976). A marzo saranno 19 anni dalla prima assoluta de I Shardana. Credo che non sia passato un anno senza ascoltare quest’opera che mi commuove sempre di nuovo. Lei sa che sono un po’ sentimentale, ma anche che non vi è un motivo per fare complimenti, e perciò posso dire che specialmente I Shardana sia per me una fonte di consolazione. Amo e stimo anche l’altra musica di Ennio, ma c’è quasi sempre qualche cosa che ci è più vicina (Seekirchen, 26 gennaio 1978). Nel giugno passato ho anche parlato sull’opera I Shardana nel corso delle mie conferenze sul teatro dei popoli romanzi del Novecento (Seekirchen, 3 settembre 1979). Ho preparato un nastro con musica da Gli Orazi, Esculapio al Neon e specialmente da I Shardana (Seekirchen, 2 febbraio 1980). Sono felice che così vi sia un modesto interesse per la musica di Ennio. Lei sa che l’opera porriniana è per me una vera ricchezza del cuore. Non sono un giovanotto e il mio entusiasmo non è un fuoco di paglia. Ma sarò sempre grato al cielo dell’incontro con l’indimenticabile Maestro. E amo specialmente la bellissima musica de I Shardana oggi tanto quanto ventun anni fa, vuol dire ascoltando la prima assoluta (Seekirchen, 2 marzo 1980). Mi piace assai che così – pare – vi sia ancora una volta una possibilità di trasmettere musica porriniana in Austria, e il tempo libero per questa trasmissione basterà per suonare qualche cosa, penso in prima linea a I Shardana e Il Processo di Cristo (Geras, 18 agosto 1981). Sono rientrato ieri sera da Salisburgo, dove ho fatto esami di laurea. A Salisburgo ho visto anche dott. Starke, il quale mi raccontò di certe difficoltà relative ad una trasmissione de Il Processo di Cristo, perché il nastro della rappresentazione di Vienna (sotto la direzione di Swarowsky) non esiste più. Così il programma del 15 marzo – che Le invio a parte – suonerà soltanto 15 minuti de Il Processo (di una rappresentazione di Torino) e per il resto musica scelta da I Shardana, Nuraghi, Sardegna e Concerto dell’Argentarola. Lo stesso programma sarà anche trasmesso nel maggio dalla Radio Rias di Berlino (Geras, 12 marzo 1982). L’Austria è uno stato povero. Starke ha tentato – come dice – di trasmettere tutto I Shardana, ma la quota della RAI è troppo alta (Geras, 26 marzo 1982). Stamattina svegliandomi ho ascoltato nel dentro il motivo musicale del preludio de I Shardana – miracolosamente – e si è sviluppata tutta quella bellissima musica. Ma in quel momento non mi sono ricordato che oggi è la festa della nascita del Maestro – 80 anni fa. L’importanza di questa giornata mi è venuta in mente facendo colazione. Si tratta davvero di una cosa meravigliosa, sia per il subcosciente, sia per un ricordarsi trascendentale» (Kritzendorf, 20 gennaio 1990).

La militanza e la dedizione del musicologo tedesco verso I Shardana (e in senso lato verso l’intera musica porriniana) termina con le parole succitate e probabilmente con la sua morte sopraggiunta il 27 giugno del 2000, dopo anni di grave malattia.

Come abbiamo visto in queste poche righe, mentre in Italia il sipario su I Shardana era ormai già calato da trent’anni, in Felix Karlinger l’interesse per l’opera porriniana rimaneva ben saldo fino ai suoi ultimi giorni di vita. Un interesse e un entusiasmo che ebbe comunque i suoi frutti giacché non solo generazioni di studenti universitari suoi allievi vennero a conoscenza della musica del compositore cagliaritano ma la stessa, grazie all’impegno costante di Karlinger, venne mandata in onda più volte nelle stazioni radiofoniche tedesche, austriache e svizzere, ed eseguita, tra gli altri, dai Maestri Otmar Suitner e Hans Swarowsky.

«Servire all’opera di un genio» – scriveva Karlinger – «è sempre una grazia, un regalo. Specialmente per noi tedeschi – sempre stando in battaglie – è davvero un lusso di ricevere la possibilità di servire a un ideale, e mi duole soltanto il fatto di non poter fare di più». Vogliamo chiudere così questo breve contributo pensando che, forse, sia meglio ricominciare non solo da I Shardana di Porrino… ma anche dalla lezione profonda di questo nostro conterraneo, non compositore e basta ma anche direttore d’orchestra, poeta, scrittore, critico musicale divenuto universale proprio per aver attinto, con grande umiltà, dai saperi del suo popolo, in apparenza semplice ma in realtà depositario di una tra le più raffinate e originali culture del vecchio continente.

Giuanne Masala

Di seguito il promo della rappresentazione che si terrà a Cagliari nei giorni

 Stagione lirica e di balletto 2013 del Teatro Lirico di Cagliari.
 venerdì 20 settembre alle 20.30 (turno A), domenica 22 settembre alle 17 (turno D); martedì 24 settembre alle 20.30 (turno B); giovedì 26 settembre alle 20.30 (turno F); venerdì 27 settembre alle 20.30 (turno C); sabato 28 settembre alle 19 (turno G).

 

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