Strange Fruit (in inglese Strano frutto) è una canzone portata al successo dall’artista statunitense Billie Holiday, che la eseguì per la prima volta nel nightclub Café Society di New York nel 1939

Il brano, la cui musica e il testo sono di Abel Meeropol, è una forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e una delle prime espressioni del movimento per i diritti civili: l’espressione Strange Fruit è diventata un simbolo per “linciaggio”.

Infatti, lo “strano frutto” di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. La potenza simbolica ed emotiva del testo deriva dal contrasto fra l’immagine evocata di un Sud rurale e tradizionale e la realtà brutale dei linciaggi e del razzismo.

TESTO

 « Southern trees bear a strange fruit, blood on the leaves and blood at the root, black body swinging in the Southern breeze, strange fruit hanging from the poplar trees. »

Trad. « Gli alberi del sud danno uno strano frutto, sangue sulle foglie e sangue sulle radici, un corpo nero dondola nella brezza del sud, strano frutto appeso agli alberi di pioppo. »

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