Intanto dovrà competere con altre 50 e più partner che hanno aderito al progetto

L’amministrazione comunale ha presentato le linee guida della candidatura  il cui verdetto si saprà nel 2019.
Un processo che prevede la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni nelle creazione di idee e contenuti.

“La  candidatura di Cagliari al titolo di Capitale Europea – ha spiegato l’Assessore alla Cultura  comunale Enrica  Puggionioffre la possibilità di dimostrare le ricchezze  culturali della nostra città, dell’area vasta e  del sud Sardegna.

Partner attivi del progetto accanto all’Assessorato alla Cultura, quello al Turismo .

Barbara Argiolas: “stiamo lavorando insieme in questa progettazione condivisa, sarà una sfida collettiva di Cagliari e il sud Sardegna che traccia un obiettivo comune.”, e l’Assessorato all’Urbanistica di Paolo Frau: “questa sarà un’avventura sorprendente ed entusiasmante, ma sarà necessario lavorare insieme”.
Il progetto mira alla condivisione e il coinvolgimento delle diverse compagnie teatrali, associazioni, istituzioni e  cittadini a contribuire alla sua definizione, con l’obiettivo di trasformare Cagliari in un laboratorio di sperimentazione contaminazione dei linguaggi dell’arte, della scienza e della tecnologia.

 Certamente viene da fare una considerazione e cioè che il Teatro Lirico, la più grande macchina culturale organizzata della Sardegna, possa essere fra i protagonisti di questo bellissimo progetto. Nonostante tutto non si spiega perché, ancora oggi, non sia stato nominato un bravo manager che possa prendere le redini in mano. Sembra invece  che si stia facendo di tutto perché questo non avvenga. Le occasioni per poter incontrare i consiglieri di amministrazione sono sempre rimandate a data da destinarsi, la programmazione, che in genere parte ad ottobre, ancora non ha preso il volo, tutto è fermo.

Con queste premesse siamo davvero convinti che Cagliari possa concorrere ad un progetto così importante come quello di poter diventare capitale Europea della cultura?

A breve ci saranno le elezioni e spero davvero che i nuovi eletti si mettano una mano sulla coscienza. Certamente gli elettori che fanno parte del mondo della cultura staranno più attenti nel dare il loro voto , cercando di non lasciarsi abbindolare da chi fonda la propria campagna elettorale sulla menzogna.

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