di Mario Salis

Si è svolta ieri la presentazione della Carta turistica di Tuvixeddu, curata ed edita dall’Associazione Amici di Sardegna onlus. Per i testi del suo Presidente Roberto Copparoni mentre traduzioni ed adattamenti sono di Annalisa Pirastu

Una grafica piacevole ed esplicativa, illustrano una tra le più importanti e vaste necropoli del Mediterraneo con le sue oltre mille tombe di origine punica e romana, ma con l’unicità di convivere al centro di una città nuova

L’innovativa iniziativa oltre a disporre delle prime copie della pubblicazione, offrirà l’opportunità per un proficuo confronto sull’accesso e fruibilità di Tuvixeddu

Infatti, la sua corretta valorizzazione non può prescindere da ciò che è alla base di ogni processo di conoscenza, ovvero l’informazione e l’indicazione su come raggiungere questo importante sito. L’Associazione di Volontariato Amici di Sardegna, ha dichiarato Copparoni: annovera tra i suoi compiti istituzionali, anche quello della valorizzazione dei giacimenti culturali della Sardegna, e da oltre 20 anni collabora con le amministrazioni pubbliche locali, centrali e periferiche, per la salvaguardia del sito di Tuvixeddu. Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare, a proprie spese, la prima cartina turistica di questo sito. Apprezzando questi fini, il Comune di Cagliari ha voluto dare il suo patrocinio riconoscendo l’utilità di questo progetto. Si tratterà, ha continuato l’esponente del sodalizio culturale, ora che il sito è stato aperto al pubblico, di provvedere quanto prima a renderlo meglio fruibile, dotandolo di quanto necessario per la sua migliore fruizione come box di accoglienza, spazio espositivo per acquisto di souvenir, pubblicazioni e materiale divulgativo, pannelli didascalici plurilingue, panchine, cestini, punto di ristoro.

Abbiamo fiducia in questa Amministrazione, ha concluso Copparoni, e speriamo che presto il sito possa soddisfare tutte le esigenze dei visitatori.

Iniziative propositive, dichiarazioni distensive, che se non diradano del tutto le nubi sulla travagliata vicenda del sito archeologico, col suo seguito increscioso ed infinito nelle aule del Tribunale, lasciano ben sperare per il destino della necropoli, affinché la pace oltre che un atavico retaggio del passato, possa diventare una concreta e promettente realtà per il suo prossimo futuro.

http://cagliari.globalist.it/

 

 

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