Siamo giunti alle battute finali di questa lunghissima produzione di Turandot al Teatro lirico di Cagliari. Infatti questa sera si terrà l’ultima replica alle 21.

In tanti anni di carriera è  la prima volta che canto un’opera con  tante repliche.  Considerato che anche le prove generali erano aperte al pubblico, sono state ben 17 di cui le prime 7 in abbonamento. Il pubblico è stato generoso perchè tanti abbonati, contenti dello spettacolo, hanno voluto rivederlo acquistando i biglietti per le recite successive,   quelle fuori abbonamento, che hanno visto anche la partecipazione di tantissimi turisti.

Le prove sono iniziate a  maggio, e in questi  3 mesi  sono successe talmente tante cose che è impossibile elencarle tutte. Sicuramente è stata l’opera più pubblicizzata in assoluto soprattutto attraverso la rete e i socialnetwork.

 La collaborazione  di Google col Teatro Lirico e la sperimentazione dei google glass ha suscitato la curiosità di tutte le testate giornalistiche più importanti al mondo. Dal New York Time al The Guardian .Potrete rivedere gli articoli cliccando su questo link dove ho raccolto gli articoli più importanti. L’ultimo in ordine temporale è quello pubblicato oggi su TTtecnologico. Il curatore di questo blog ha voluto che raccontassi la mia esperienza con gli occhiali virtuali dal momento che ho potuto sperimentarli proprio dal primo giorno, il 30 luglio 2014.

Quest’opera ha anche visto la partecipazioni di grandi voci della lirica attuale. Sono stati ben cinque i tenori che si sono alternati nel ruolo di Calaf: Francesco Medda, Roberto Aronica, Marcello Giordani, Francesco Anile , Rudy Park. Due nel ruolo di Turandot:  Maria Billeri e Annalena Persson; due in quello di Liù: Valentina Farcas e Maria Katzarava; sempre due in quello Timur : Carlo Cigni e Rafal Siwek ; due in quello di Ping  Gezim Myshketa, Giovanni Guagliardo. E poi ancora tanti altri bravissimi artisti come  pong Massimiliano Chiarolla, Pang Gregory Bonfatti, Altoum Davide D’Elia, Un Mandarino George Andguladze , Il Principe di Persia Mauro Secci,  GraziellaOrtu/Loredana Aramu , Luana Spinola,Juliana Vivian Carone nel ruolo delle ancelle.

Che dire poi dei figuranti speciali come i boia o gli atleti che hanno volteggiato come controfigure di Ping, Pong, Pang, o della principessa Turandot il tutto voluto da un regista originale come Pierfrancesco Maestrini.

Fiore all’occhiello di questa produzione è stato sicuramente il nostro amato artista Pinuccio Sciola  per la prima volta in qualità di scenografo teatrale, che ha voluto salutare il pubblico ad ogni recita.

Il direttore d’orchestra Giampaolo Bisanti instancabile, non è stato sostituito da nessuno. L’aria del nostro mare gli ha  dato la carica per affrontare con serenità ogni recita  riuscendo sempre a mantenere le redini dell’orchestra, del coro e degli artisti di uno spettacolo così impegnativo.

Impossibile non nominare altri due artisti così detti “invisibili”, di quest’opera, come i geniali  Marco Nateri,  costumista sardo o il light designer  Simon Corder.

Non posso non citare poi il coro delle voci bianche sempre puntuale e disciplinato, preparato dal maestro Enrico Di Maira.

Questa sera non perdetevi quindi l’ultima recita di questa indimenticabile Turandot. Vi invito a guardare sotto qualche foto scattata dietro le quinte durante le prime prove di regia.

 

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