E’ proprio dietro casa l’orto urbano gestito dall’associazione ONLUS “AgriCulture” sul colle di Monte Urpinu.

Domenica mattina finalmente, dopo tante occasioni mancate, sono riuscita a vederlo da vicino. In una splendida giornata di sole,  tante persone curiose e interessate hanno visitato la zona accedendo dall’ingresso da Via Raffa Garzia, per vedere i risultati di chi si sta impegnando, con tutte le forze, alla bonifica e alla coltivazione di frutta e ortaggi in questo polmone urbano.

Ogni socio ha un fazzoletto di terra che cura con passione  cercando di rispettare la natura . Le tecniche ovviamente non prevedono l’uso di diserbanti perchè lo scopo principale è quello di poter fare coltivazione biologica. Camminando tra le piccole aree si trovava la piantina di peperoni o il cespo di cavolo cappuccio, ma anche uno Spaventapassero per tenere lontani gli uccelli che pullulano il Colle e che sono  abbastanza famelici. Ho notato poi delle bottiglie di plastica conficcate nella terra. Mi è stato spiegato che servono a tenere a bada le lumache che purtroppo banchetterebbero con la verdura appena cresciuta.  In questo orto, ahimè, non c’è l’acqua ed ognuno si arrangia come può. Si spera che presto si possa avere l’autorizzazione per installare un pozzo. Certo è che le ultime piogge hanno dato comunque una bella mano.

Ci siamo inoltrati poi anche nelle zone più alte dove ci sono delle  grotte,  una in particolare viene utilizzata dall’Associazione per le riunioni periodiche, non avendo altra sede. Si trovano anche delle costruzioni abbandonate e delle vaste aree di proprietà militari che sarebbe bellissimo poter utilizzare come spazi culturali estivi.

Da qui si gode uno stupendo panorama su tutta la città di Cagliari, a 360 gradi.

Tutti possono entrare a far parte dell’associazione AgriCulture pagando naturalmente una piccola quota associativa annuale.  L’unico “paletto” richiesto è  l’obbligo di curare il proprio orto e partecipare ai lavori comuni di bonifica e/o miglioramento/manutenzione degli spazi comuni almeno 1 volta al mese. Normalmente le riunioni per lavori comuni sono il venerdì e per chi non è disponibile, il sabato o la domenica, con orari concordati e comunicati volta per  volta.

I prossimi impegni sono:

Creare un Centro di Educazione Ambientale

Organizzazione di seminari e incontri tra i cittadini ed esperti del settore, agricoltori, specialisti della varie discipline inerenti la conoscenza del territorio e l’orticoltura biologica, associazioni ed enti.

Costituzione di un archivio dati sulle ex servitù militari dismesse e delle iniziative che portino al loro riuso e riqualificazione per scopi artigianali, agricoli e culturali ed alla sensibilizzazione dei cittadini ad un uso consapevole del territorio.

Creazione di un centro di ricerca e raccolta di saperi antichi della cultura contadina regionale, con la quale si possa sviluppare una rete di scambio tra orticoltori di sementi biologiche per un ritorno ai ritmi delle stagioni e valorizzazione della biodiversità del territorio.

Creazione di momenti di incontro anche tra diverse generazioni per scambio di prodotti, conoscenze e saperi, anche secondo le modalità della banca del tempo e de “s’agiudu torrau”.

• Sviluppare sistemi di autoproduzioni, come risposta alla crisi economica, per un sostegno al reddito familiare, attraverso un’educazione alimentare che favorisca un consumo consapevole.

• Attivazione di piccoli sistemi per la produzione di energia rinnovabile, oltre al recupero delle acque meteoriche e delle acque reflue trattate per fini irrigui allo scopo di rendere i progetti autosufficiente.

 

Per qualunque informazione rivolgersi a

Tore Porta – 328.3599864 – e-mail : portatore@tiscali.it

Paolo Erasmo – 334.1170413 – e-mail : paoloterralba@gmail.com

AgriCulture Associazione di Promozione Sociale

N° 174 all’Albo Regionale delle Associazioni

sede viale Trieste 2 – 09124 Cagliari P.I. 03462080924 – C.F. 92195470924

associazione.agriculture@gmail.com

Sotto alcune foto dell’orto

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