Era tutto dedicato a Gioachino Rossini il concerto che si è tenuto ieri sera a Palazzo Siotto a Cagliari. I protagonisti erano due giovani cantanti lirici (ma già ottime promesse) e il pianista accompagnatore Giancarlo Salaris.
Sia il basso Alessandro Abis che il soprano Claudia Urru hanno evidenziato grandi capacità tecniche di emissione di fiato e padronanza della voce: agilità, filati, smorzati, picchettati, intonazione ,acuti e gravi, tutto era sotto controllo in voci di prima qualità.
Le romanze eseguite, tra le più difficile del compositore pesarese, erano tratte da opere quali “Il signor Bruschino”, “Il barbiere di Siviglia”, “Il viaggio a Reims”, “La Semiramide”, “La Gazza Ladra”.
Dal canto suo il maestro Giancarlo Salaris è stato all’altezza della situazione accompagnando e respirando con gli artisti , dote non facile e non comune a tutti i pianisti accompagnatori. Ci ha poi regalato una perla pianistica: un brano raro che Rossini ha scritto a fine carriera come una sorta di testamento; una marcia funebre molto ironica al cui interno emergevano piccole porzioni musicali delle sue opere più famose.
I due cantanti (che provengono dalla stessa scuola, quella del soprano Elisabetta Scano) hanno già affrontato il palcoscenico del professionismo. Tutti e due infatti hanno debuttato in grandi teatri come il Lirico di Cagliari , Petruzzelli di Bari, Filarmonico di Verona tanto per citarne alcuni.
Di seguito un videodocumento della serata
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